1. Dolcetto o scherzetto?


    Data: 16/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear

    ... volta a prepararsi. Una di quella mattine aveva indosso uno striminzito paio di slip. Suo padre si era da poco defilato e lui lo raggiunse in un attimo. Uscirono sorridenti, cingendosi le spalle.
    
    Spiai livido di rabbia i loro gesti mentre giocavano a spintonarsi: a volte le labbra arrivavano a tanto così dallo sfiorarsi. E che dire dei fianchi fasciati da quegli asciugamani che proprio non ne volevano sapere di cadere, stante il continuo sfregamento…
    
    In quei momenti, avrei potuto sborrare senza nemmeno toccarmi.
    
    E qualche volta lo feci davvero…
    
    Non so perché il mio vicino giocasse con i miei sentimenti in quel modo, divertendosi a tormentare quotidianamente il mio giovano cazzo da lontano.
    
    Sapeva che lo volevo…
    
    Sapeva che avrei dato qualsiasi cosa per entrare in quella maledetta lavanderia per prendermi cura di ogni sua esigenza!
    
    Tutto ciò che doveva fare era alzare gli occhi alla mia finestra, farmi un cenno ed io sarei corso verso il paradiso.
    
    Passai mesi di disperazione e desiderio repressi nell’attesa di un momento che ormai sapevo prossimo ma che, per futili motivi, non arrivava mai. L’unica consolazione, nei momenti più bui, era spiare i miei compagni nello spogliatoio durante l’ora di motoria. Tra loro anche Ste, che mi sembrava equipaggiato quanto il genitore.
    
    L’ennesima ghiotta occasione si presentò ad Halloween.
    
    Mamma stava parlando con la signora Marco per organizzare il giro di ‘Dolcetto o Scherzetto’ dei ragazzi del quartiere. ...
    ... Decisero che saremmo stati io e Ste ad occuparcene, visto che ormai eravamo i più grandi del gruppo.
    
    Sorrisi… Solo un anno prima mi sarei sotterrato piuttosto che portare a spasso un esercito di mocciosi urlanti e piagnucolosi.
    
    Ma quest’anno…
    
    Sorrisi di nuovo guardandomi le chiappe alte e sode allo specchio mentre mi colavo nel costume di Spiderman che avevo disseppellito dall’armadio.
    
    Ero felice di essere cresciuto tanto nell’arco di dodici mesi: il tessuto che mi copriva era così aderente da rivelare ogni singolo dettaglio della mia silhouette. Il signor Marco non avrebbe potuto non notare un pacco così prominente ma soprattutto, un culetto così invitante e arrapato!
    
    Il resto sarebbe stato facile: liquidati i bambocci con una congrua ricompensa di cioccolatini e gomme da masticare; messi a letto Ste e i fratelli, il tempo che rimaneva sarebbe stato solo nostro…
    
    Nonostante l’adrenalina a mille, nel pomeriggio mi parve addirittura di aver schiacciato un pisolino. Meglio così! Dovevo essere in splendida forma per sedurre un dio!
    
    Puntuale mi presentai davanti alla casa di Ste per le 19.00.
    
    Mi aspettava insieme ad altri nostri compagni e al gruppetto di poppanti che, tempo due ore, avremmo restituito alle famiglie con tanti saluti.
    
    “Da cosa ti sei travestito? Da Spider-pervertito?” l’allusione era al cappotto usato per coprire l’erezione che, la libido per l’imminente seduta di sesso, non ero riuscito a placare.
    
    “Ha parlato Bulimic-man - risposi ...
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