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Dolcetto o scherzetto?
Data: 16/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear
... sarcastico al ciccione vestito da Superman – Gonfio come sei non devi nemmeno aprire il mantello per volare! Rotoli direttamente addosso al nemico!” Stavamo per andare a botte, ma Ste intervenne: “Finitela! Diamoci una mossa così liquidiamo in fretta la faccenda anche qui! – strizzandomi l’occhio, indicò con un cenno la marmaglia – E poi potremo andare a festeggiare come piace a noi!” altra strizzatina. A me sarebbe piaciuto un unico e solo modo in effetti, ma stetti al gioco! Il giro mi parve interminabile, ma alle 21.00 restituimmo l’ultimo dei ragazzini ai genitori. “Ci vediamo tra poco in pizzeria!” così ci congedammo dagli altri per riportare anche le nostre sorelline al nido. "Cazzo! - esclamai aprendo la borsa - Guarda quante porcherie… Non riusciremo mai a mangiare tutto… Lunedì ne porteremo un po’ a scuola!” “Parla per te! Tanto per cominciare dividiamo!” eravamo sul retro della casa dei Marco. Entrammo e solo a quel punto notai che anche lui indossava un cappotto lungo quanto il mio… Mentre lo appendeva i miei occhi puntarono lì! Se possibile, il suo costume era anche più attillato del mio: riuscivo a distinguere perfettamente la forma del suo uccello; addirittura la sagoma della cappella. Arrossii. “Forza! – sembrò non badare al mio imbarazzo – Levati di dosso quel sacco o morirai di caldo!” Esitai ed infine ubbidii pregando che sua madre non fosse in casa, ma al contempo che vi fosse invece il padre. Quando mi voltai anche i ...
... suoi occhi si incollarono là dov’erano tornati i miei. Risultato: due cazzi pulsanti, prigionieri e imbarazzati. "Mamma! Mamma! – pensarono le due pesti a rompere l’imbarazzo – Guarda quante cose ci hanno dato…” e scomparvero in cucina. Noi, silenziosamente, scivolammo al piano inferiore. Direttamente nel santuario dove il mio eroe lavorava ogni mattina. Chiusi gli occhi respirando profondamente. Mi parve che le narici si inebriassero dell’aroma di maschio che impregnava l’aria. Non me lo stavo immaginando! "Cosa combinate ragazzi?" chiese una voce dolce e profonda. Riaprii gli occhi e lo vidi: il signor Marco era accanto a me in pantaloncini e con il solo asciugamano sulle spalle. Nella penombra della stanza, il pelo liscio del petto scintillava del suo sudore. "Stiamo dividendo il bottino della serata papà!" rispose Ste. "Per la miseria, mi sembra abbiate fatto buona caccia… – commentò sorridendo maliziosamente e piantandomi in faccia i suoi occhi verdi - ...Certo, io alla vostra età non potevo cogliere simili opportunità di divertimento…" Si avvicinò a controllare i dolcetti ammassati sul bancone, e non solo. I suoi occhi si abbassarono là dove i nostri ancora faticavano a staccarsi… "Ragazzi non sarete usciti combinati in quel modo? – indicò le rispettive patte e scoppiò in una fragorosa risata - Scommetto che lo scherzetto l’avete fatto voi alle ragazze! Altro che dolcetto…" "No papà, avevamo i giubbetti. Fa freddo stasera!” "Hmm… Ne ...