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Amsterdam.
Data: 18/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: reninytxis
... canali. Mara, in pausa per la colazione, mi chiamò al cellulare per accertarsi che non mi stessi annoiando e, sapendo quanto bene mi conoscesse, le chiesi cosa stesse mangiando. -Ma che sei! – rise al telefono. Quella risata mi fece sentire la sua mancanza: “separarsi è sì dolce dolore …”, ma mandai Shakespeare a cagare e ripresi la mia passeggiata. Quella mattinata di tarda primavera era perfetta e rimpiansi di non avere la fotocamera: i canali sarebbero stati un soggetto fantastico l’indomani, con la luce radente del primo mattino, e fantasticavo sui ritratti che avrei potuto eseguire di Mara e Daniela … All’improvviso mi sentii qualcuno addosso ed una mano avvolgermi decisa l’inguine! -Mmh, bono taliano! Da me tuo schwanzstücker! – sentii una voce ringhiarmi da dietro. Mi divincolai: -Eccheccaz!... Rimasi di sasso! Di fronte a me, piegato in due dalle risate, c’era Giò! Lo afferai, più che abbracciai. Non lo vedevo da quasi un anno! -E tu che ci fai qui? – gli chiesi, divorandomelo con gli occhi. -Erasmus, che domande! Ci abbracciammo ancora. Cominciai a tempestarlo di domande, lo rimproverai del fatto che non mi avesse fatto sapere nulla per tanto tempo. E lui con altrettanta foga mi inondava di informazioni, anche le più superficiali. Mi raccontò che Sara, mia figlia, si era messa a singhiozzare all’aereoporto quando era partito e che Caterina, la sua fidanzata, era quasi esplosa di gelosia fraintendendo il motivo della sua ...
... tristezza. -Povera la mia piccolina! – mi intenerii – Lo sai che per lei sei un fratello quasi più che Daniele. -Ed infatti lo stronzo se la godeva, la scenetta! – Ridemmo di gusto. -E Alessandra? Ce l’ha ancora con me? -E certo! Non ti sei più fatto vivo! Adesso dice “se afferro zione gli faccio una faccia così!” Quasi mi commossi: erano anni che non mi aveva più chiamato in quel modo, da quando Franca ed io avevamo divorziato. Giò se ne accorse e diede una bella pacca sulla spalla. -Tranquillo! – disse – L’anno prossimo viene a Pisa anche lei. Lettere antiche. -Quindi farà l’archeologa, come ha sempre detto? -Qualcuno è mai riuscito a farle cambiare idea? -No! – concludemmo in coro. Ci avviammo lungo un canale, continuando a chiacchierare. Mi disse che i suoi genitori stavano valutando seriamente la possibilità di trasferirsi a Pisa, dal momento che i nonni ormai non c’erano più e che sarebbero stati più sereni vicino ai figli. -Ale è incazzata nera! – mi raccontò – Finalmente avrebbe avuto la sua libertà e Bonnie e Clyde le guastano la festa. Sorrisi all’idea che la “piccola” Ale, così desiderosa di provare le sue ali di giovane donna, vedesse le sbarre della sua voliera spostarsi solo un po’ più in la invece che spalancarsi sul mondo. Ebbi un’idea, forse malandrina, ma geniale per la sua semplicità … -Perché non dici ai tuoi di prendere in considerazione Vernazza, invece di Pisa? Giò mi scrutò. Sembrava che l’idea lo solleticasse ...