Figlia e mamma
Data: 12/12/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: liberissimo61, Fonte: Annunci69
Sapevo che la mamma della mia amica era una donna piuttosto particolare ma,
fino ad un dato episodio, non sapevo che anche la mia amica avesse tali
particolarità. All’epoca lavoravo in discoteca come ragazzo immagine, quindi
conobbi questa donna per “lavoro” e subito dopo, la figlia, per altri motivi.
Questa donna, padrona del locale era assai altezzosa, molto femminile e
raffinata, capelli corti a caschetto di colore rossiccio e nonostante i suoi 45
anni, era una donna che non passava di certo inosservata, aiutata anche dal suo
abbigliamento.
Sua figlia Alessia, aveva circa 20 anni e non nego che quando la vidi per la
prima volta, rimasi ad osservarla come un allocco, vista la sua notevole
bellezza.
Diventammo subito amici e cominciammo a frequentarci con una certa insistenza
fino al punto di iniziare una relazione tra noi.
Purtroppo, attaccata a noi come una cozza al suo scoglio, c’era sempre la sua
amica Milena, che per quanto simpatica fosse, non ci mollava mai un attimo per
lasciarci un po’ in intimità.
Un pomeriggio Alessia mi chiamò e mi disse di andare da lei al più presto. Mi
preoccupai un po’ per il tono della voce che aveva al telefono e in pochi
attimi ero già seduto sul mio gioiello (la mia vecchia moto).
Appena arrivai, mi fece entrare in casa e con mia enorme sorpresa c’era anche
Milena. Che incubo di donna !
Alessia si avvicinò a salutarmi e, strizzandomi l’occhio, affermò che ...
... aveva
scoperto una cosa riguardo alla madre, e voleva rendermi partecipe di questa
bella novità.
Prese per mano me e la sua amica e andammo nella mansarda.
Appena fu aperta la porta rimasi a bocca aperta nel vedere l’arredamento di
questa sala. Non notai gli sguardi dell'amica, ma di certo anche sul suo volto
si dipinse lo stupore.
Sulla parete alla mia destra c’era una bella croce a “ X “ di legno, dove alle
sue estremità c’erano due polsiere e due cavigliere. Accanto ad essa, un trono,
sempre in legno, rialzato su dei gradini di marmo. Ai piedi di questo trono
alcuni cuscini rossi. Un lungo tappeto rosso disegnava il tratto di pavimento
che andava dalla porta al piccolo trono. Presi dalla curiosità cominciammo a
guardare dentro agli armadi e trovammo fruste e altri oggetti che al sol
vederli, mi creavano una bella paura, ma anche una certa eccitazione.
Ad un certo punto Milena se ne uscì con l’unica domanda ovvia, in altre
parole, a che serviva tutto ciò alla madre? Io la guardai con la faccia di chi
sta pensando, “ma perché non ti stai zitta?“.
Alessia, con tutta tranquillità, come se il tutto fosse la cosa più normale al
mondo e disse d’essere stata ad osservare cosa succedeva in mansarda la sera
precedente, scoprendo la madre ad utilizzare questi strumenti su una donna e un
uomo. Cominciò a descrivere l’abbigliamento della madre, cosa che adesso non
ricordo, posso dire solo che immaginare quella bella donna secondo ...