1. Il gioco perverso di Eva - cap. 1 In ascensore


    Data: 20/11/2020, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autoerotismo Autore: EvaLuna, Fonte: RaccontiMilu

    ... soltanto, poi due, entrano piano, affondano fino alle nocche dentro la carne calda, poi escono, il palmo struscia di nuovo sul clitoride, sul monte di venere, poi rientrano dentro, il pensiero di Eva ora è perso dietro al ricordo della stupenda scopata fatta l’ultimo giorno di ferie, con il bellissimo istruttore cubano di immersioni, persa dietro al ricordo del suo bellissimo cazzone nero, delle sue labbra carnose che le ricoprivano di baci ogni centimetro di pelle del suo corpo, le sembra di sentire di nuovo quel suo odore inebriante, che la faceva bagnare anche solo ad avvicinarsi al collo di lui per inspirare quell’essenza afrodisiaca. Intanto l'uomo, il cui cazzo si era già fatto bello duro soltanto guardando quel gran pezzo di fica spalmarsi le tette di crema, vedendola masturbarsi in quel modo ha dovuto tirar fuori l'uccello dai jeans, e iniziare a farsi una bella sega, immaginandosi le porcate da fare con quella bella troia lì. Ormai la fica di Eva è completamente fradicia e gocciolante, la donna, convinta di non poter essere sentita da nessuno, si lascia andare completamente e inizia a gemere di piacere, è quasi all’orgasmo, tanto riescono a farla godere le sue mani e la sua memoria … eccolo, lo sente arrivare, i muscoli della vagina iniziano a sussultare, sono attraversati da scosse elettriche che dal centro del piacere iniziano ad attraversare tutto il corpo, Eva si inarca sulla schiena, i muscoli delle gambe tesi, le dita dei piedi si sollevano, cazzo come ...
    ... gode!!!! Sìììì!!!! L’orgasmo è stupendo, ma la lascia ancora insoddisfatta … decide di scendere giù nel suo appartamento, per ricominciare a “giocare” aiutandosi col suo nuovo balocchino, il vibratore che le hanno regalato le amiche per il suo ultimo compleanno. Indossa di nuovo il pezzo di sopra, lega il pareo in vita, e si avvia verso l’ascensore. Non appena l'uomo vede che la tipa si sta rivestendo, si richiude la mazza dentro i pantaloni e scende sul terrazzo senza farsi vedere dalla tipa. Eva entra nell'ascensore, la porta automatica si è quasi richiusa completamente, quando un braccio muscoloso si infila nel poco spazio rimasto , facendola riaprire. Eva si trova di fronte un uomo sulla 40ina, alto forse 1,90, molto abbronzato, dai vestiti sembrerebbe un muratore, già, si era dimenticata che stanno ristrutturando il tetto, indossa dei calzoncini corti sbiaditi e una canottiera bianca aderente, da cui spuntano due spalle larghe e muscolose, ricoperte di tatuaggi, braccia tornite, sotto il cotone consunto si intravedono pettorali e addominali scolpiti, la testa è completamente rasata , il viso ha lineamenti forti e squadrati. L’uomo le fa un sorriso appena accennato, poi senza alcun ritegno inizia a studiare la donna da cima a fondo, Eva sente lo sguardo di lui soffermarsi sulla sua bella bocca ben disegnata, dalle labbra carnose, poi nei suoi occhi scuri dalle ciglia lunghe, lei imbarazzata abbassa lo sguardo, ma continua a sentirsi quello dell’uomo addosso, che adesso sta ...
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