1. Viola, la mia scopamica


    Data: 21/11/2020, Categorie: Etero Autore: babbacombe_lee, Fonte: RaccontiMilu

    ... interrompere il nostro piacevole incontro.Alla fine, dopo averle augurato buona fortuna per i suoi colloqui di lavoro, tiro fuori uno dei bigliettini da visita che mi hanno dato in ufficio, ci scrivo a penna il numero del mio cellulare personale e glie lo porgo.�Se ti resta un po' di tempo, tra un colloquio e l'altro, prova a chiamarmi, potrei farti fare un giro della città diverso, alla scoperta di alcuni scorci che i turisti non scoprirebbero mai e che solo gliindigeni conoscono.�Ho appena detto una di quelle banalità che, sappiamo tutti bene, non avranno mai seguito, tipo proporre a qualcuno, quando passi dalle parti mie vienimi a trovare, figuriamoci.Perché mai dovrebbe passare qualche ora insieme ad uno sconosciuto molto più vecchio di lei, a passeggiare per i vicoli del centro storico, facendosi raccontare qualche storia, magari inventata, su vecchi palazzi, fontane ed immaginette votive della madonna?Il biglietto lo ha accettato per essere gentile ma sono sicuro che, appena arrivata nella sua camera, lo butterà nel cestino.Invece, il giorno dopo, a mezzogiorno, mi ha telefonato.Stavo quasi per rifiutare la chiamata, quando ho visto un numero sconosciuto.�Ciao, scusa se ti disturbo. Ci siamo incontrati ieri in autobus, ti ricordi ...��Ah sì, Viola.��Veramente io mi chiamo ...�, e dice il suo vero nome, che non svelerò.�Scusa hai ragione, è che � mi è venuto Viola perché l'ho collegato al colore delle calze che avevi ieri.�Lei scoppia in un'allegra risata.�Va bene lo ...
    ... stesso, Viola è un nome carino, il mio primo colloquio è andata benissimo�, si sente dalla voce che sprizza allegria da tutti i pori.�Quell'offerta del giro della città è sempre valida? Fino a domani sono libera.�Quando uscito dal lavoro ho ripreso lo stesso autobus del giorno prima, mi sentivo emozionato come un adolescente al suo primo incontro.Ha lo stesso collant viola del giorno prima e accenna di nuovo al nome carino che io le ho affibbiato.Anche il cappotto e le scarpe sono gli stessi, ma questa volta, il tailleur quattro dita sopra il ginocchio è stato sostituito da una bella minigonna, dello stesso colore e da una camicetta bianca.Ha ricomprato l'ombrello, ma accetta volentieri riparo sotto il mio e sono contento perché così posso starle più vicino.In ufficio mi sono ripassato il percorso ed ho cercato su internet alcune informazioni, non voglio fare assolutamente brutta figura.Fa freddo e piove a sprazzi, ma lei non sembra infastidita dal tempo cattivo e continua a tenere aperto il cappotto, permettendomi da guardare le sue gambe viola. Ha veramente le ginocchia grandi e pure le caviglie non sono di quelle fini che puoi stringere in una mano, ma più le guardo e più mi piacciono. Sarà il colore delle calze, sarà che mi sta simpatica, mi piace come persona, ma non riesco a staccare lo sguardo da loro, e ringrazio la provvidenziale minigonna che mi permette di osservarle quasi per intero.Non è abituata a camminare sul selciato e la pietra liscia e bombata, levigata dal ...
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