Tornando a casa
Data: 22/11/2020,
Categorie:
Etero
Cuckold
Autore: esperia
... marito. Ho urgenza di parlarle un minuto.Passò un considerevole lasso di tempo, forse un paio di minuti. Era davvero sorpreso.- Mi spiace - Alla fine rispose Erika, con una certa esitazione nella voce - ma la dottoressa Gianzini è in riunione e non può essere interrotta. Non so dirle quando si libererà. Posso lasciare un messaggio?- Non importa, le dica solo che ho chiamato. Tanto la vedrò stasera. - E chiuse la comunicazione.Qualcosa non andava. La sera prima si erano parlati al telefono e Silvia gli aveva assicurato che avrebbe passato tutto il giorno in ufficio.Possibile che non potesse parlare un minuto con lui, anche se fosse stata impegnata col più difficile dei casi?L'altra stranezza era l'assenza di Gina. Silvia voleva Gina sempre accanto a sé, non si fidava di nessun altro. Una volta l'aveva fatta venire in ufficio anche con la febbre a trentotto e la obbligava a prendersi le ferie in coincidenza con le sue. Che lei fosse in ufficio senza Gina era davvero inconsueto.Provò a chiamarla sul cellulare, ma scattò subito la segreteria, come se il telefono fosse spento.Recuperò i bagagli e col treno raggiunse la stazione di Cadorna. Da lì, con la metropolitana fino a Gessate e finalmente con l'autobus scese vicino alla villetta a schiera dove abitava.Erano quasi le sei di sera. Era tutto buio, fuori e dentro casa.Disfò la valigia e rimise a posto i capi che non aveva usato nei cassetti e quelli sporchi nell'apposito cesto. Si mise in tuta e si accorse di sentire freddo. ...
... Controllò il termostato e vide che era stato regolato sui quindici gradi. Strano, pensò mentre lo alzava a ventidue gradi. Silvia era freddolosa e le basse temperature la mettevano di malumore.Di solito sua moglie rientrava verso le sette, ma alle otto ancora non si era vista. Chicco si preparò qualcosa da mangiare. Trovò delle uova e le fece al tegamino. Avrebbe preferito qualcosa di più sostanzioso, poiché aveva quasi saltato il pranzo, ma la preoccupazione gli chiudeva lo stomaco.Si mise davanti alla Tv aspettando la moglie. C'erano le partite di Champions League, ma la sua squadra non si era qualificata e quindi l'interesse era abbastanza limitato.Il tempo passava e sua moglie non tornava. Cominciò a preoccuparsi. Se le fosse successo qualcosa? Un incidente, un malore... Però poi pensò che in quel caso qualcuno avrebbe chiamato casa per avvertire, e invece il telefono non registrava nessuna chiamata persa e nessun messaggio nella segreteria.Provò ancora a chiamare il suo cellulare, ma lo trovò spento come al solito. Si chiese come mai. Forse un guasto? Forse scarico?La paura che a sua moglie fosse capitato qualcosa di grave continuò ad aumentare.Alle nove e mezza non riusciva più a stare seduto e si trovò a camminare nervosamente per tutto il salotto in preda alla preoccupazione più nera.A quel punto squillò il cellulare. Era Silvia.- Pronto?- Chicco, tesoro! Stavo cominciando a preoccuparmi! Ho chiamato il tuo albergo e mi hanno detto che te ne sei andato! Tutto bene?- Sì, ...