1. Tornando a casa


    Data: 22/11/2020, Categorie: Etero Cuckold Autore: esperia

    ... sì, tutto ok. Solo un piccolo cambio di programma... Tu? Stai bene? Dove sei?- A casa. Ho appena terminato di lavare i piatti e sono seduta in cucina con una tisana. E' piuttosto triste e silenzioso, qui, la sera, senza di te. Tornerai venerdì secondo il programma? Come mai hai cambiato albergo?- Venerdì sarò a casa, stai tranquilla. Non sono più in quell'albergo perché c'è stata un'accelerazione nella trattativa e abbiamo dovuto spostarci. Cercami sul cellulare, se vuoi parlarmi. - Intanto si guardava intorno, nella vuota e buia cucina dove Silvia sosteneva di essere. I piatti sporchi nel lavandino. Nessuna traccia di sua moglie.- Niente di nuovo in ufficio? Ho cercato di chiamarti, ma non sono riuscito a fare in modo che ti passassero la chiamata.- Ah... già. No... niente di speciale. Forse quando mi hai chiamata ero col dottor Cazzaniga. Sai, stiamo lavorando come pazzi per quel progetto dell'Eni... Franco Cazzaniga mi ha aiutata moltissimo. Ti ricordi che ti raccontavo che la trattativa per la fornitura di consulenza legale era a un punto morto e che ci avevano già mezzo buttati fuori? Bene, è stato proprio lui a trovare la via d'uscita e a suggerirmi le mosse giuste. Proprio ieri l'Eni ha annunciato che la nostra offerta è la prescelta e che dobbiamo solo modificare qualche dettaglio di scarsa importanza! Non è magnifico? Lo Studio farà un enorme salto di qualità e per me dovrebbero esserci sostanziose commissioni e probabilmente una promozione! Il capo me l'ha ...
    ... praticamente promessa, potrei diventare partner dello Studio! Non sai come sono contenta!- Sono felice per te. Vorrei tanto essere a casa, con te, per festeggiare.- Tranquillo, festeggeremo questo week end. Cerca di non tardare, eh? Sono stufa di stare sola in questa casa vuota, in questo letto così grande e freddo senza di te!La conversazione proseguì ancora qualche minuto su argomenti di carattere domestico, prima che si salutassero.Chicco rimase seduto in cucina, come tramortito dal numero di balle che sua moglie gli aveva raccontato. Sentiva un crampo allo stomaco, un sapore acido in bocca, un pulsare alle tempie.Fino a pochi minuti prima aveva creduto che il suo matrimonio fosse felice e solido come una roccia, non aveva mai messo in dubbio l'amore di sua moglie, ma ora sapeva di essersi sbagliato.Andò a letto tardissimo, ubriaco e distrutto, ma ebbe comunque difficoltà ad addormentarsi, rigirandosi per ore nel letto. Quello stesso letto nel quale Silvia aveva detto di sentirsi sola.Si svegliò comunque alle sette con un gran mal di testa, dopo neanche tre ore di sonno. Gli occhi spalancati a fissare il soffitto e a chiedersi se non si fosse trattato di un brutto sogno.Alle nove e mezza si rassegnò al fatto che sua moglie non sarebbe tornata. Chiamò ancora l'ufficio di Silvia, il centralino stavolta e non il diretto.L'operatrice disse che la dottoressa Gianzini non era reperibile. Al che la informò che avrebbe chiamato più tardi.- Mi spiace, ma credo che la dottoressa sia in ferie ...
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