Tornando a casa
Data: 22/11/2020,
Categorie:
Etero
Cuckold
Autore: esperia
... dichiarò il suo amore e le ricordò, con voce commossa, che l'amava più della sua stessa vita.Si attaccò di nuovo alla bottiglia di amaro per poi virare sul limoncello e finì a letto dopo mezzanotte, confuso dall'alcol e autocommiserandosi senza riuscire a dormire. Sua moglie provava ancora qualcosa per lui? O meglio: aveva mai provato qualcosa per lui? Per caso stava cercando di punirlo? Aveva fatto qualcosa di sbagliato? Aveva forse esigenze di cui lui non s'era reso conto e che non riusciva a soddisfare? Avrebbe potuto correggersi e far meglio? Era ancora in tempo? Oppure lei già si stava preparando a lasciarlo per questo maledetto Cazzaniga?Si addormentò tardissimo, ma si svegliò comunque, distrutto, prima delle sette.Rimase seduto sul divano, in ciabatte, con lo sguardo perso nel vuoto. Aveva lasciato le tapparelle abbassate e la luce spenta. Il latte era andato a male e per colazione non aveva preso che un succo di frutta e un caffè. Era ormai venerdì mattina.+++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++Alle dieci avvertì il rumore del motore della Mini di sua moglie. Poi quello della porta basculante del garage che si apriva per poi richiudersi dopo che l'auto spegnesse il motore.Dopo qualche minuto Silvia apparve alla porta che collegava l'anticamera al garage, trascinandosi dietro un trolley.Dal punto in cui era seduto poté vederla bene: sommariamente abbigliata, come se avesse pensato che non valesse la pena di rivestirsi con cura visto che non prevedeva di ...
... uscire dall'auto se non nel garage, con un plaid avvolto attorno ai fianchi al posto della gonna e la camicetta di seta rosso scuro sbottonata quasi del tutto. Il piumino sulle spalle.Pareva fresca, rilassata, appena docciata, i capelli raccolti con una forcina ancora umidi sul collo. Al quale aveva la collana d'argento con motivi Inca e una pietra dura che lui le aveva comprato da H. Stern durante una vacanza in Perù e che le era costato uno sproposito. Le stava d'incanto.Passando, Silvia diede un'occhiata in cucina e si fermò di botto vedendo stoviglie sporche accumulate nel lavandino.Chicco, infatti, non si era preoccupato di riassettare dopo la colazione, né dopo la sbornia della sera prima.Non le sfuggì neanche che la macchina per il caffè espresso fosse accesa.Si guardò attorno, allarmata. Poi lentamente, con circospezione, entrò in cucina come aspettandosi di trovare qualche sconosciuto. Le finestre erano chiuse, ma un po' di luce filtrava tra le persiane.Passò in sala scrutando ogni angolo. Si avvicinò al caminetto e afferrò l'attizzatoio, senza accorgersi che, seduto in poltrona, al buio, suo marito la stava guardando sorreggendo un bicchiere di succo d'arancia.Chicco scelse proprio quel momento per palesarsi, agitando una mano nella penombra. Silvia quasi diede un salto all'indietro, prima di riconoscerlo.- Chicco! O mamma, che spavento! Quasi mi prende un colpo! Quando sei arrivato?Chicco non rispose subito. Lasciò che il silenzio calasse tra loro per qualche secondo, ...