1. L'orco


    Data: 12/12/2017, Categorie: Etero Autore: 4occhi

    ... per ritirare delle scorte e al ritorno, scioccata, trovò Lucas nudo che si faceva la doccia all’aperto, dietro al rifugio…non riusciva a muoversi, era uno spettacolo: tutti quei muscoli resi luccicanti dall’acqua che scorreva, il suo pene a riposo sbucava grosso da una macchia di peli neri, la schiuma scivolava sul suo corpo e sui suoi peli e lui si godeva il tutto, si strofinava beato…lei era ipnotizzata da quella visione. Per fortuna era nascosta alla sua vista così restò un po’ a goderselo, poi ritornò al presente e si fiondò in cucina per sistemare gli acquisti. Lavorava ma non riusciva a togliersi dalla testa quella massa sensuale e tonica…era bagnata fradicia nelle mutande, non poteva continuare così! Nella testa gli passarono tutte le cose sconce, bellissime che gli avrebbe fatto…doveva toccarsi, stava per scoppiare! Non c’era nessuno quel mattino, si, una mezz’oretta poteva prendersela di pausa, ma dove poteva andare senza essere disturbata da Lucas? Nella sua stanza no, era il primo posto dove l’avrebbe cercata…il solaio!!! Si diresse di corsa nella parte alta della costruzione ed entrò. Una piccola finestrella illuminava appena il locale pieno di cose, si sedette su una vecchia sedia e si spogliò. I suoi capezzoli erano già induriti, lo sfregamento della camicetta era bastato ad eccitarli, si tolse bermuda e mutande, allargò le gambe accarezzandosele e si dedicò a lei: era già umida, con le dita la aprì bene, la sfregò tutta dal clitoride al buco, dove ogni tanto ...
    ... entrava a prendere umori…”si, che voglia”…era così presa che non si accorse dell’entrata di qualcuno. Due tenaglie le bloccarono le mani, “Lascia, faccio io”, chiuse le gambe e cercò di tirarsi su dalla sedia, ma lui glielo impedì e con una mano la fece sedere di nuovo. “Lucas, scusa, io non…”, “Zitta, ho detto che faccio io”. Marta era impietrita, la sorpresa e la vergogna di trovarselo lì mentre lei si smanettava la bloccarono. Lui le aprì le gambe, le accarezzò le cosce arrivando lentamente alla sua fica, “Rilassati”, le sue manone la toccarono con dolcezza, non era maldestro o brutale, le sue dita le aprirono le labbra e iniziarono ad accarezzare il bottoncino, con un dito la penetrò. Iniziò un massaggio di piacere estremo, aggiunse un dito, divise le sue mani: una lavorava il clitoride e una le insinuava le dita…era fantastico, godeva come una matta, si vergognava come un cane a farsi vedere così ma era bravissimo…si aggrappò con le mani alla seggiola stava per venire, spinse il bacino in avanti, lui imperterrito la masturbava…poi l’orgasmo la fece gridare e si tirò su con una forza tale che lo colpì in pieno viso stendendolo a terra…oh cazzo, che cosa aveva combinato!! Gli aveva tirato una testata in piena regola! Si sfregò la fronte e lo vide tenersi la mano sul naso, “scusa, ti ho fatto male?” , “Se questo è il ringraziamento per averti fatta godere..” il naso sanguinava…lei si scusò di nuovo, poi si ricompose e insieme si alzarono, “non dovevi, avrei fatto da sola”, ...
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