L'orco
Data: 12/12/2017,
Categorie:
Etero
Autore: 4occhi
... non ce la faceva più ad aspettare, gli scoppiavano le palle, doveva liberarsi!
Ma lei lo tormentava facendo uscire ed entrare solo il glande, lo poteva fare era un lago. Esasperato, la prese e la portò fuori, la stese su un tavolo portandosi la fica sul limite e penetrandola con una botta sola.! Lei urlò e gli conficcò le unghie nelle braccia, lui pompava come un matto, se lo sentiva battere sull’utero, la teneva per le cosce e se le tirava a sé infilando il suo cazzo sempre più dentro, più forte. Lo vedeva sudare, la sua pelle era lucida, e faticava, godeva mentre la scopava. La lasciò e la tirò giù dal tavolo, la girò a pancia in giù, scese col viso a leccarle la fica da dietro, sentiva la barba di lui pungerla sulle labbra, sul culo, lui allargò il raggio d’azione e le leccò il buchino tra le chiappe. Si spostò fisso, lo leccava intensamente e mentre lo faceva mugolava, lo eccitava, con la mano le accarezzava la passera tenendola sempre bella bagnata, nessuno lo aveva fatto prima d’ora. Era strano ma bello, lo aveva preso dietro ma nessuno l’aveva coccolata così, era grosso l’avrebbe massacrata…Lui si rialzò e la girò di nuovo verso di sé, la prese in braccio a gambe aperte e se la impilò sul cazzo che le scivolò dentro tutto, “Ora si ragiona”, aiutandola a muoversi su e giù con le braccia la scopò tra i fornelli, si giravano sbattendo contro le pentole appese, barattoli vari, poi la fece sdraiare di nuovo sul tavolo e mentre la scopava infilò le dita in un vasetto di ...
... marmellata di pesche, ne prese un po’ e la portò alla bocca di lei, che sorridente le prese e le leccò, poi se le leccò lui. Mise ancora marmellata sui capezzoli di Marta e mentre la scopava dolcemente glieli leccò bene a pulirli. Lei vide di fianco a sé, in una cesta l’arma della vergogna: delle carote. Ne prese una e la diede a Lucas, che scoppiò a ridere, poi serio uscì le alzò il sedere aprendole bene le chiappe e con molta pazienza, saliva e attenzione spinse il suo cazzo dentro, un po’ di male valeva la pena di sentirsi riempire così. Lui la guardò e sorrise, “Non vorremo perdere l’abitudine?” e ammiccò al tubero arancione, se lo mise in bocca e lo succhiò in una maniera così erotica. Lei se lo mangiò con gli occhi poi si aprì da sola le labbra mettendo in mostra il buco e attese che lui la riempisse anche lì. Piano piano iniziò a muoversi col bacino e con la mano , occupandole tutto quello che poteva, lei si contorceva, era fantastico farsi scopare così!! “Si più forte!!” e lui ci diede dentro con attenzione, voleva che venisse prima lei. Si stava per arrivare sentiva stringere le sue pareti su quella maledetta carota, si strinse le tette nel culmine e urlò senza ritegno. Lui allora diede gli ultimi colpi forti e grugnendo le venne nel sedere. Era piegato, stremato dalla sborrata che era stata immensa, era da secoli, da quando lei era arrivata, che non scopava, l’ultima se l’era fatta nella dispensa il giorno del suo arrivo con la svedese. Poi basta, non aveva avuto ...