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Messaggio anonimo [ pt . 4 ]
Data: 23/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: alchest
... andando più al parco e dicendo a Tano che ero troppo stanco dal lavoro per organizzare incontri. Qualche mese fa però, lui vide quel ragazzino aggirarsi in zona vostra e cominciò a diventarne ossessionato. Per primo ne parlò a me, dicendo che era intenzionato a seguirlo e io lo invitai a calmarsi. Ma la situazione gli sfuggì di mano, diventando ossessivo e scrivendo quel numero sull'armadietto o quei messaggi sulle app del cellulare. Io non potevo fare più nulla se non parlartene appena avrei preso coraggio" "Quindi in realtà tu non c'entri nulla" "Assolutamente no, Manu anzi.. Tu mi sei sempre piaciuto e sapere che eri tu l'uomo da cui andava quel ragazzino me lo fece odiare, ma anche invidiare" mi imbarazzai, non era il momento adatto per ricevere complimenti, ma Sergio alla fine era un bravo ragazzo per cui lo ringraziai "Grazie Sergio.. Non solo per il complimento, ma anche per avermi detto la verità. Non tutti l'avrebbero fatto" "Mi sembra doveroso, non so in che rapporti siate tu e quel ragazzo. Ma Tano ha perso il controllo e credo vada messo al suo posto" "Sì, hai ragione. Quando riuscirò sentirò Giancarlo ma per ora voglio accantonare questa storia. Sono molto deluso e forse ho corso troppo" "E' normale Manu, è un casino di storia ed è tanto da metabolizzare" "Sì, direi proprio di sì.. Ma lasciamo stare. Allora anche tu sei un ciuccia cazzi eh?" mi sforzai di ridere, volevo non parlarne più. "Ciucciacazzi ci sarai te, scemo" mi rispose tirandomi un pugno sulla ...
... spalla. Cominciammo a scherzare, cambiando argomento. Poi cominciai ad esser stanco e mi stiracchiai. Sergio si alzò dalla panchina, eravamo seduti sullo schienale come ragazzini. Si stirò anche lui e si guardò attorno. "Ascolta.. Io ti saluterei" "...Ma?" c'era un tono di sospensione nella sua frase, come se aspettasse di dire qualcosa. Ma invece di parlare si avvicinò, mettendomi una mano sul cazzo e baciandomi. Appena si staccò, si scusò forse un pò pentito "Scusa, forse non è il momento ma non mi sono trattenuto" "E' il momento eccome, Sergio" mi alzai dalla panchina e cominciai a limonarlo avvinghiando le mani attorno alla sua testa. Presi con forza il suo collo e lo limonai con impeto. Era la prima volta che limonavo un uomo, anziché un ragazzino piccolo e tenero. Sergio era alto come me, anche lui aveva la barba e un fisico prestante. Jeans e camicia, capello brizzolato e qualche piccola ruga. Sotto la doccia era uno di quelli che mi faceva drizzare il cazzo quando si girava di spalle. Sentivo la sua barba grattarmi il viso, ogni tanto grattava anche le labbra talmente l'enfasi con cui stavamo limonando. Lui mi scorreva le mani sulle braccia, sentendo i muscoli. Cominciai a scendere con le braccia portandole alla sua vita stringendolo forte verso di me. Poi tornai alla panchina, seduto sullo schienale. "Vieni qua a limonarmi" gli dissi. Lui si poggiò col ginocchio e si piegò verso di me limonandomi. Sentivo il desiderio che nutriva, la voglia nei suoi gemiti. Allora tirai ...