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Messaggio anonimo [ pt . 4 ]
Data: 23/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: alchest
... subito a lamentarsi, ma era comunque rilassato. Si piegò leggermente, dandosi qualche colpo di mano per godere. "Lascia, ti sego io.. Mi piace farlo" gli dissi allontandogli la mano e portandogliela alla staccionata per farlo appoggiare. Lo segavo dolcemente mentre altrettanto piano spingevo la cappella. Mi piegai su di lui, mentre con una mano lo segavo e con l'altra percorrevo il busto scolpito. Cominciai ad entrare deciso, sentendo i suoi lamenti "Ti faccio male?" gli chiesi "Sono un uomo, Manu. Spingi.. Ti voglio dentro, cazzo" e allora così feci. Lo spinsi dentro fino a metà, con forza. Lui grugnì, stringendo il buco e mettendo la sua mano sulla mia per guidarmi a segarlo più veloce. Pian piano ripresi ad affondare e lui riprese a rilassarsi, permettendomi affondi maggiori e più ampi. Era davvero stretto e scoparlo come facevo solitamente mi avrebbe fatto venire in poco tempo. Ma volevo godermi quelle chiappe. Uscii e tornai alla panchina, seduto sul retro. "Vieni in braccio" gli dissi portandomi le sue mani al collo. Lui alzò le gambe, avvinghiandomele alla vita. Gli puntai ancora una volta il cazzo. Sta volta avrebbe deciso lui quanto prenderne, scendendo pian piano. Entrai e lui sentii subito la differenza della posizione. Scivolò piano, prendendone sempre più dentro, ma dopo poco cominciò a sentir dolore. Così lo scopai, con movimenti lenti del bacino. "Comincio a sentir ...
... male agli addominali" mi disse "Lo so.. Prima o poi infatti dovrai scendere.." "Quanto sei bastardo..." e cominciò a stringersi forte a me, ma pian piano dovette cedere soffrendo nel prenderlo sempre più a fondo. Rimase qualche secondo fermo, sospirando a fondo. In quella posizione non poteva segarsi, quindi sentiva solo il dolore. Mi godetti la posizione per qualche minuto ancora, poi lo feci scendere segandomi il cazzo prossimo ad esplodere. "Sborriamo assieme, ti va?" gli proposi. E lui dolorante sgranchiendosi le gambe, sorrise e si sedette vicino a me. Appoggiò quelle chiappe perfette alla panca e cominciò a menarsi il cazzo. Poi glielo presi io in mano e lui fece lo stesso col mio, ci segammo a vicenda e limonandoci cominciammo a fiottare a terra. La mia mano si inumidì un sacco, Sergio venne a fiumi e liquido, mentre io esplosi quelle solite gocce cremose e dense senza sporcargli nulla. Lui quasi deluso allora, prese la mia mano e si leccò le dita dal suo seme riprendendo poi a baciarmi. Ci rivestimmo, scrollando il cazzo quanto possibile, e tornammo alle auto. Avevo dimenticato la questione, non ci pensai fino a che tornai a casa. Non mi importava nulla, avevo bisogno di un pò di tempo per me stesso. Lasciai scorrere uno o due giorni, fino a che non mi scrisse lui. Non sapevo che fare, come comportarmi, gli chiesi solo di venire da me perché avevo bisogno di parlargli..