1. Gigolò


    Data: 24/11/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... pulsare autonomamente. “Oh, ooohhh, oooooooohhhhhhhh!!!!”, godo.
    
    Enrico mi lascia contorcermi un po’ e poi mi torna dentro, mai completamente, e riprende a giocare col suo cazzo e col mio culo. Lui se la ride, mentre io sono in preda alla lussuria più totale. Adesso quella pulsazione si ripercuote per tutto il mio corpo: mi sento il cuore il testa, le mie pupille rientrano nelle orbite, la vista si annebbia e svengo lentamente.
    
    …
    
    Un dolore al petto mi ridesta: è Enrico che, per farmi riprendere, mi sta mordendo forte un capezzolo. Mi risveglio e ansimo profondamente. “Che è successo?”, gli chiedo.
    
    “Hai perso i sensi. Ma tranquillo: è normale!”, mi sussurra lui, mentre continua a torturarmi dentro.
    
    “Basta, ti prego! Non resisto più!”, protesto.
    
    “E allora non resistere! Lasciati andare!”, mi dice Enrico. All’inizio non capisco, poi sento che il suo cazzo si gonfia, il mio piacere monta ed uno scossone parte dal ventre, risale lungo la schiena ed mi esplode nella testa.
    
    “Bravo, così!”, mi esorta lui. Quindi, un’altra pulsazione della sua verga e i nervi del mio sfintere trasmettono al mio cervello, e questo al mio corpo, il messaggio di godere.
    
    E godo: la salivazione si azzera, le mie labbra si inturgidiscono, inizio a sudare. I miei occhi si sgranano e fissano Enrico che mi guarda sereno e annuendo: “Sì, così. Lascialo andare completamente, dai!”, mi dice, mentre continua a muoversi e pulsare lentamente dentro di me.
    
    Godo ancora: una convulsione e ...
    ... il mio buco si dilata. Enrico estrae la sua mazza e schizza fiotti si sborra nelle mie viscere. Poi, prima che un nuovo spasmo faccia ricontrarre il mio sfintere, mi penetra e aspetta che il mio culo gli strizzi il cazzo. Ora sono le mie contrazioni a fare godere lui, che rantola con la faccia affondata nel mio collo.
    
    Ma la potenza sessuale di questo ragazzone è impressionante: si risolleva sulle mani e, guardandomi, sibila: “Ehi, non è mica finita!”, e inizia a fottermi fino in fondo, approfittando della vischiosità del suo sperma, che, nonostante il mio sfintere si sia ristretto per la convulsione, gli permette di scivolare facilmente dentro di me. È riuscito a sfruttare gli effetti che l’orgasmo ha sul mio corpo per escogitare un nuovo modo di provare piacere. È stupefacente!
    
    Mi percuote col suo bacino ed ogni volta il mio corpo si sposta un po’ lungo il letto, ma lui lo segue, ci sale sopra, lo violenta, lo dilania. Il godimento è padrone delle mie membra e vorrei che Enrico non smettesse mai di scoparmi.
    
    D’improvviso, però, cambia di nuovo movimento: torna a tenere il suo cazzo in me solo a metà facendolo pulsare.
    
    “No, no, non di nuovo!”, protesto quasi incazzato, ma lui non se ne cura. Anzi si solleva in ginocchio e, così mezzo piantato nel mio culo, mi osserva mentre la mia schiena si inarca pericolosamente e poi sbatte violentemente sul letto. È come se la sua verga, gonfiandosi e sgonfiandosi, mi trasmettesse una corrente a 220 V, e intanto lui, a braccia ...