Mia moglie anna "arriva la sera"
Data: 26/11/2020,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: TIGRO76, Fonte: Annunci69
... di uscire, vatti a vestire, se no ce ne possiamo rimanere a casa”.
Mi accesi una sigaretta e uscii fuori al balcone, lasciando Anna a decidere il da farsi; non volevo condizionare le sue scelte, dovevano essere le sue voglie a decidere.
La mia speranza era che accettasse l’invito di Salvo, quello che sarebbe successo dopo non doveva essere imputato principalmente alle mie volontà; non mi andava che un giorno potesse dire: “l’hai voluto tu”!
Finii la sigaretta e restai ancora un po’ fuori a pensare a quello che sarebbe successo o poteva accadere, quando rientrai in cucina, Anna non c’era.
Andando verso la camera da letto, vidi una striscia di luce uscire da sotto la porta del bagno, forse aveva deciso di non proseguire, saremmo rimasti a casa.
Deluso scesi dal nostro appartamentino dirigendomi verso un bar che avevamo vicino casa, presi tre birre destinate a farmi compagnia a casa quella sera e tornai indietro.
Quando entrai dalla porta, per poco non mi prese un colpo!
Di fronte a me, sulla soglia della porta della cucina c’era mia moglie, mi mancò il respiro; aveva un vestito a tubino bianco, talmente stretto che sembrava essere nuda, vista anche l’assenza del reggiseno.
Il tessuto aderiva al suo corpo disegnandone tutte le curve, seno che stava per esplodere, culo sodo e gambe toniche; ai piedi aveva dei sandali rossi con laccio sottile che chiudeva sulla caviglia,tacco 10.
Al collo portava una collana di finto corallo rosso che le scendeva fino ...
... alla parte superiore delle tette, in tinta con un rossetto rosso vivo; aveva raccolto i capelli in una coda di cavallo facendo risaltare il suo bellissimo viso.
“Usciamo”?
Quelle parole mi destarono dalla contemplazione della femmina che avevo di fronte, quasi balbettando le dissi : “vado a vestirmi”.
Per come si era preparata mia moglie, non potevo mettermi jeans e t-shirt, avrei sfigurato; misi un pantalone a sigaretta e una bella camicia bianca di lino abbastanza stretta, anche io avevo un bel fisico grazie alla palestra, volevo fare la mia parte.
Tornai da lei e la presi a braccetto, vado bene così vestito?
Anna mi mise una mano sul pettorale destro e affondò le unghie nella carne al di sopra della camicia, “si, mi fai sangue”!
Uscimmo di casa senza aggiungere altro, scendemmo le scale e camminammo per un po’ senza che nessuno dei due dicesse una parola; ero assorto nei miei pensieri, Anna lo voleva quell’appuntamento, lo voleva eccome! Se sarebbe stata un uscita normale, solo io e lei, allora niente di particolare, era il suo modo di vestire; ma quella sera c’era il nostro amico con noi e quella sua presentazione era per lui!
Mentre camminavamo l’attenzione dei passanti era tutta per mia moglie, gli sguardi degli uomini erano insistenti e bramosi, io ero costretto ogni tanto a infilarmi una mano in tasca per cercare di frenare un’erezione continua, anche perché per via del mio pantalone a sigaretta si notava il bozzo pronunciato.
Ero orgoglioso di ...