Mia moglie anna "arriva la sera"
Data: 26/11/2020,
Categorie:
Scambio di Coppia
Autore: TIGRO76, Fonte: Annunci69
... camminare al fianco di una donna come mia moglie, ma a volte quando ostentava sensualità e femminilità come in quel caso, provavo imbarazzo.
Fu la sua voce, ancora una volta, a distogliermi dai miei pensieri: “perché non provi a chiamarlo”?
Era inutile proseguire e capire se voleva o non voleva, il messaggio era chiaro.
Ma ora volevo mettere in chiaro alcune cose!
La tirai al lato della strada ed entrammo in un bar, ordinai due birre ghiacciate e ci mettemmo in un angolo più riservato del locale, facemmo cin cin con le bottiglie e dopo un sorso le dissi: “dimmi un po’, cos’è che ti piace di lui”?
Anna diventò un peperone, abbassò lo sguardo e cominciò a giocare con l’etichetta della bottiglia, io la incalzai: “l’ho capito che ti piace e pure tanto, ti sei vestita così per lui, a me questo gioco piace, mi eccita da morire e voglio che vada avanti, ma voglio che tu ricordi sempre che io sono tuo marito, il tuo unico uomo e questo è e dovrà rimanere solo un gioco”!
“Ti sbagli”, mi disse lei, “non mi sono vestita così per lui, ma per te; se stasera accadrà qualcosa, voglio che accada con tutte le sue sfumature, quindi la presentazione e i modi dovranno essere eleganti e fini”; “come mi hai sempre detto tu e come è successo al ristorante, questo è un gioco e deve essere giocato da entrambi le parti; voglio divertirmi e provare emozioni nuove, ma tu per me rimani e rimarrai sempre il mio unico vero amore”!
Mi sporsi verso di lei e le misi la lingua in ...
... bocca, lei rispose con passione al mio bacio più di quanto mi aspettassi e capii subito che Anna era eccitatissima per quella situazione.
Per il bacio il suo rossetto si sbavò e dopo aver pulito con un fazzoletto le mie labbra, estrasse dalla borsetta una piccola trousse e si avvio verso il bagno delle donne.
Io presi il telefono e feci il numero che Salvo mi aveva lasciato.
Non diede il tempo del secondo squillo, sperava che quella telefonata arrivasse e lo immaginai impaziente con il telefono in mano da parecchio tempo, sentii la sua voce: “pronto”?
“allora, beviamo qualcosa insieme”? gli risposi io; “heilà”, rispose lui, “credevo che non mi avreste richiamato”, poi ci demmo appuntamento dove ci eravamo visti quella mattina.
Anna uscì dal bagno con il rossetto sistemato, “se mi baci di nuovo ti uccido”!
Risi e finimmo di scolarci le birre, “andiamo”, le dissi.
Ad Anna non dissi niente della telefonata, quando arrivammo nel posto in cui quella mattina avevamo conosciuto Salvo, mi fermai appoggiandomi ad un muretto; “perché ci siamo fermati”? mi chiese Anna ed io facendo il vago le dissi: “ho provato a chiamare Salvo, ma non mi risponde”; volevo tenerla sulle spine.
Sul viso di Anna comparve un velo di delusione, dopo poco mi chiese di richiamarlo, “sei impaziente di rivederlo” le dissi, diventò di nuovo rossa in viso mentre alle sue spalle stava arrivando un uomo ben vestito, era Salvo.
Era un uomo elegante nei movimenti e nei modi, oltre al buon ...