1. ICVM |1| Fernweh


    Data: 26/08/2017, Categorie: Esibizionismo Autore: Leliste, Fonte: EroticiRacconti

    -Via del Mirto, 46. Casa di Hilary- Il problema era sempre lo stesso. Mancanza di concentrazione. Lei lo sapeva e ci conviveva ormai da tempo. Tutta la sua vita si riduceva a pochi istanti, scanditi dal passare del tempo inesorabile. Hilary era focalizzata, a modo suo, nel cercare di tradurre l'ennesimo capitolo di quel libro in lingua tedesca che aveva malauguratamente deciso di portare come tesi di Laurea. Purtroppo, non riusciva a produrre nulla. Era come persa in dei pensieri che non le appartenevano. Cercava quasi di ricordare luoghi di cui non aveva memoria. Fantasticava. Esiste una parola in tedesco per descrivere tutto ciò: Fernweh. La Fernweh è la nostalgia di posti o vite mai vissuti. Hilary si ritrovava spesso in quella situazione di completo disagio. Complice, il trasferimento a casa sua del suo ragazzo Eric. Chi fosse Eric e cosa avesse in comune con Hilary è un argomento che forse non riuscirò a trattare in modo adeguato. Possiamo semplicemente dire che Hilary sopportasse a malapena Eric. Una sorta di abitudine andata avanti per anni. Non ricordava neanche come si fossero messi insieme. Dopo l'ennesimo tentativo di ritrovare la calma e la concentrazione, decise di buttare tutto per aria e di gestire la situazione in altro modo. Il miglior modo che lei aveva per distendere la mente dai pensieri nebbiosi era certamente il momento del té. Hilary adorava il Té nero, bollente, amaro e con l'aggiunta di limone. Era una panacea di tutti i mali. Non ricordava neanche ...
    ... quando iniziò questa sua passione per tale bevanda. Era un retaggio di qualche abitudine di famiglia, senza dubbio. Arrivata in cucina, la rivelazione: Era finito il té. Bella merda, pensò mordendosi un labbro. Gridò ad alta voce il nome del suo ragazzo, senza ricevere risposta. Capì di essere stata sola per tutto il pomeriggio. Forse anche di più. “Cosa si fa in questi casi?” si domandò ad alta voce, come alla disperata ricerca di parlare con qualcuno. Si scende e si va a comprare, fu la risposta più adeguata. Si tolse il pigiama con cui aveva vissuto gli ultimi giorni, rimanendo in intimo per circa due minuti prima di decidere cosa indossare. Optò per un leggins e un maglione di Titti, orribile e non necessario visto che non faceva tanto freddo... ma era pur sempre Novembre. Cercò le chiavi del suo appartamento, quando ad un certo punto sentì delle imprecazioni provenire dal pianerottolo. Aprì la porta e osservò la scena. Un ragazzo dai capelli scomposti, maglietta degli Slayer e parecchio imbranato, stava rievocando tutti i santi del firmamento per via della busta della spesa rovinosamente spiaccicata sul pavimento. C'era del latte versato, alcune conserve di pomodoro rotolanti giù per le scale e alcune buste di té sparse lungo il pianerottolo. “Ti aiuto io..!” disse Hilary, che quasi provava pena per tutto quel cibo sprecato. “Oh ma non ti preoccupare” disse lui, quando alzò lo sguardo per capire chi fosse. Fece una espressione stupita, come ipnotizzato. Hilary raccolse ...
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