1. ICVM |1| Fernweh


    Data: 26/08/2017, Categorie: Esibizionismo Autore: Leliste, Fonte: EroticiRacconti

    ... alcune buste da terra e le rimise all'interno della scatola. “Prendo lo straccio, prima che qualcuno scivoli.” disse lei. Tornata con lo straccio, il ragazzo era ancora lì rallentato, come in preda a qualche strano stato onirico. “Tranquillo, succede spesso anche a me. Per fortuna non mi si è mai rotto nulla... certe volte la sfiga è parecchio selettiva.” disse lei, sorridendo. “In verità la sfiga è tutta di mia esclusiva, posso assicurartelo.” rispose lui. Piacere Hilary. Piacere Francis. Si strinsero la mano, mentre sul pianerottolo regnava un macello sovrano. Finito di ripulire, lei osò domandare “Che marca di té hai comprato? Sembra molto buono.” “E' un té con foglie selezionate particolari. Aroma speziato e leggermente piccante.” rispose Francis. Sembrava buonissimo. Scelse di acquistare quel tipo di té. “Non so come ringraziarti... davvero! Strano che noi due non ci siamo mai incontrati prima... da quanto tempo hai detto che abiti qui di fronte?” chiese Francis. Hilary ci pensò su. Non se lo ricordava neanche. “Non l'ho detto, in verità.” rispose, timida. “Ah... ok. Comunque se vuoi assaggiare il té, sei la benvenuta. Ne ho comprato alcune confezioni in più perché erano in offerta.” Hilary osservò l'interno della casa del vicino da fuori la porta. Sembrava accogliente, spaziosa, certamente più grande della sua. “Vivi da solo?” chiese lei. “No. Ho alcune coinquiline.” rispose Francis. Una casa mista. Chissà se avevano una camera libera. Rimosse quel pensiero ...
    ... all'istante. “Sai che ti dico? Stavo per scendere a comprare anche io del té, ma visto che me l'hai proposto, sono curiosa di provare questa marca che hai comprato tu”. Senza rendersene conto, era entrata in casa dei vicini, alla ricerca di una distrazione al sapore di té. Camminando dietro Francis, non riuscì ad evitare il contatto visivo con la tuta del ragazzo e la forma che egli gli conferiva. Gli uomini in tuta sono normalmente degli uomini in tuta. Questo tipo di uomo, tuttavia, sembrava essere un normale uomo in tuta con un bel fondoschiena. O almeno, questo è quello che si ritrovò a pensare Hilary mentre faceva lo slalom tra numerose cianfrusaglie sparse per il corridoio. “Non ci sono le tue coinquiline?” “Credo che alcune siano in biblioteca, forse è rimasta soltanto Elizabeth.” Hilary non conosceva quel nome, eppure le era sembrato fin da subito familiare. “E che fa, non beve con noi il té?” “Se ha voglia, esce dalla sua stanza. E' una tipa abbastanza taciturna.” rispose Francis. Hilary non commentò. Si limitò ad osservare la porta col vetro opaco attraverso la quale traspariva una luce soffusa. Elizabeth doveva essere lì dentro. Approdarono in cucina e il caos rimase coerente con l'arredamento dell'ingresso. Una pila di piatti da lavare. Una specie di strano centrotavola e un tavolo circolare che a stento si riusciva a riconoscere, tanto era coperto da device elettronici di qualsiasi natura. “Cosa studi, tu?” Chiese lui. “Lingue. Al momento sto studiando per la tesi. Un libro ...
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