1. La mia dea ventenne


    Data: 29/11/2020, Categorie: Etero Autore: _cami_, Fonte: RaccontiMilu

    ... la mia bella fruttivendola. Entrai in negozio, scherzai un po' con gli altri ragazzi e poi chiesi di lei. "Credo sia nel magazzino a tagliare cocomeri" mi rispose Alessia, la ragazza della gastronomia. Mi diressi al magazzino e la trovai alle prese col più grosso cocomero che avessi mai visto, in punta di piedi a cercare di concentrare il peso sulle braccia per riuscire a tagliarlo con un lungo coltello che teneva nella mano destra. "Ciao bella!" girò la testa di scatto verso di me e con un cenno di testa mi sorrise e mi disse "Ciao Alex, hai bisogno di qualcosa?" "Si, devo controllare la bolla dell'altro giorno, credo ci possa essere qualche sbaglio" "Certo, andiamo in ufficio e vediamo di trovarla". Mi superò e si diresse verso l'uscita del magazzino, lasciandosi dietro un profumo di cocomero che mi inebriava. Arrivati all'ufficio, non so come, senza pensarci le dissi "Sei tutta da mangiare, sai di cocomero, con questo caldo ci vorrebbe!" e subito dopo pensai CHE IDIOTA. Imbarazzatissima arrossì, rise nervosamente alla mia battuta e mi diede ragione con un "eh si, ci vorrebbe". Mi porse la bolla e io feci a finta di controllare qualche cosa nella seconda pagina, poi le dissi che era tutto apposto, salutai la mia giovane dea mora e uscii dal negozio. Mi misi a trafficare con la sponda del camion che non ne voleva sapere di funzionare e dopo dieci minuti, quando avevo sistemato e stavo per risalire sul camion, mi squillò il telefono e così mi sedetti sul muretto li a ...
    ... fianco prendendomi un attimo di pausa. Era il mio capo, mi disse che l'ultimo carico era stato fatto da un altro trasportatore quindi il mio turno era finito, potevo portare a nanna il mio bilico e tornarmene a casa. Erano mesi che non finivo alle cinque di pomeriggio, tutto felice mi avviai al camion quando sentii la porta sul retro del magazzino aprirsi e la mia dea che usciva, bellissima. Jeans lunghi scuri, scarpe da ginnastica e canotta bianca sportiva che definiva per bene tutte le sue curve. "Che ci fai ancora qua?" disse lei sorridendo "Niente, problemi col camion e ora ho finito il turno.." "oh..." fece una pausa avvicinandosi alla macchina poi si girò e sorridendomi mi chiese "ti va un caffè?" ero spiazzato. La mia dea mi chiedeva di prendere un caffè. Wow, non potevo di certo rifiutare! "Certo, c'è un bar qui vicino, possiamo andare la!" sorrise maliziosa e mi disse "il mio appartamento non è molto distante, davanti c'è un piazzale grande dove puoi sistemare il tuo giocattolone" e indicò il mio camion. Oddio, la mia giornata fortunata. Oddio, un caffè a casa della mia dea. Oddio, sento che si sta eccitando qualcosa li sotto nei pantaloni. Per fortuna sono larghi e non si vede. La mia mente vagava e pensava gia a quello che stava succedendo. Lei stava ancora aspettando una risposta e le risposi "Ok! Vai davanti e fai strada". Felice salì in macchina e partì, io mi affrettai a starle dietro. Dopo cinque minuti eravamo arrivati, mi fece segno verso il piazzale dove avrei ...