1. La mia dea ventenne


    Data: 29/11/2020, Categorie: Etero Autore: _cami_, Fonte: RaccontiMilu

    ... tonfo. Mi guardai intorno e vidi una stanza piccola ma con un letto stranamente dalla forma rotonda e rossa, pieno di cuscini comodi e mi accorsi che un'intera parete, quella dietro al letto, era interamente adornata di specchi. Le lampade a fianco il letto erano coperte da teli rossi e capii dove ero: la sua tana da tentatrice. Sedendosi sopra di me ricominciò a baciarmi con foga facendo strisciare la sua lingua sulla mia e mordendomi le labbra, poi il collo e le orecchie. Mi leccava e mi baciava come se non fosse mai sazia e cominciò a muovere i fianchi strusciandosi sul mio pisello che ormai non ne poteva più di stare chiuso nelle mutande. Mi prese la mano destra e la portò con delicatezza sopra le sue mutandine. Era chiaro quello che voleva, no? Feci scivolare due dita sotto gli slip e sentii che era bagnata come non mai, mugolava e sorrideva maliziosa, mi sembrava di sognare. "Gioca un po' con lei, ha tanta voglia di te!" senza aspettare altro infilai due dita nella sua vagina che era calda e bagnata e lei apprezzò inarcandosi all'indietro con la schiena e offrendomi in un piatto d'argento il suo seno morbido. Le succhiavo i capezzoli turgidi e nel frattempo giravo le dita dentro di lei mentre la guardavo godere delle mie cure, insaziabile. Mi sfilò la maglietta che ancora avevo addosso e mi spinse giù facendomi finire sdraiato nel suo letto color passione. Si sfilò dalle mie dita e si piegò su di me, mi baciò in bocca, incontrò la mia lingua poi cominciò a scendere sul ...
    ... collo, sulle spalle, sul petto, sulla pancia. Cominciò a slacciarmi i pantaloni mentre passava la lingua sui miei addominali e me li sfilò assieme ai boxer, trovando finalmente il mio pisello duro e sull'attenti. Alzò gli occhi verso di me e guardandomi cominciò il più fantastico pompino della mia vita. Andava su e giù prendendolo tutto nella bocca umida aiutandosi con le mani, poi scendeva giù a leccare le palle e risaliva sull'asta, leccando come se fosse il suo gelato preferito, cercando di non perderne nemmeno un po'. Ero eccitato e scalpitavo come un toro guardandola leccarmi e accogliermi tutto nella sua bocca. Ero ai limiti della resistenza ma la mia dea se ne accorse, riemerse da li sotto e mi ficcò per l'ennesima volta la lingua in bocca. Si alzò dal letto e sensualissima si sfilò la canotta soffice, mettendo in bella mostra il suo seno, poi gli slip, scoprendo la sua fica ben rasata e curata. Mi risaltò addosso e questa volta, finalmente, prese in mano la mia asta e se la infilò dentro. Cominciò a cavalcarmi come mai nessun'altra aveva fatto prima, muovendosi e strusciandosi su di me. Avevo il cuore in gola, mi sembrava di venire da un momento all'altro. Le accarezzavo il suo sedere perfetto, lo volevo toccare. Lei ansimava e sembrava non dispiacere del mio giocattolone. "Fammelo sentire di più, di più, fammelo sentire tutto!" mi implorò, e io non aspettavo altro. La presi di peso e la girai nel letto, misi la mia dea a pecorina, dio che spettacolo ai miei occhi, e ...