Con lo strip poker la serata si fa piÙ interessante - Racconti Erotici

Con lo strip poker la serata si fa piÙ interessante

... l’accappatoio e va in bagno.

Mi avvicino alla porta, aspetto Katia che entra e le dico, guarda in che condizioni son dovuto stare dato che tu ti sei portata le chiavi. Scoppia a ridere e mi risponde: “Ma dove l’hai preso? Sei sexy lo sai?” e continua a ridere e le dico : “da Francesca”. Lei resta stupita e mi dice a bassa voce, non pensavo avesse un pigiama così sexy, veste sempre in maniera molto mascolina.

Ci mettiamo a preparare la cena, dopo una trentina di minuti appare Francesca in accappatoio, dicendomi: “Fà, ti ho dato l’ultimo mio paio di mutande, me lo renderesti?” ed io: “Si senza problemi, se non ti fa schifo, ma sinceramente le ho ancora addosso” allora Katia le dice: “Francè, posso darti una delle mie, dovrebbe andarti” e lei “Ok” e se ne vanno insieme in camera di Francesca.

Dopo un paio di minuti torna Katia in cucina e mi dice: “E’ pronto?” e io: “qualche minuto ancora, farà in tempo a vestirsi anche Francesca” e lei: “Se vedessi che mutande le ho dato, hai presente quelle bianche completamente trasparenti che sono aperte sulla vagina? Le ho detto anche se non è vero che erano le uniche che mi erano rimaste dato che stasera dobbiamo fare la lavatrice, vedessi come è diventata rossa e le ho detto o queste o ti tocca stare senza mutande” e io “Alla fine che ha fatto?” e lei “Le ha indossate” mi mette una mano in mezzo alle gambe e mi dice: “Sei curioso di vedere come le stanno vero? Quando me le ridarà ti faro sentire l’odore della sua patatina se tu ...

... farai i piatti stasera” ed io: “tanto toccava comunque e me farli” e lei: “si lo so, ma stasera mi sento porcellina, appena finiamo a mangiare ci chiudiamo in camera ok?” e io: “veramente avevo promesso a Francesca che saremmo restati fino a tardi insieme a lei, infatti, abbiamo preso 4 bottiglie di vino invece delle solite due” e Katia: “Du palle, non è che sono contentissima della cosa, ma fa niente, sei tu che non sai cosa ti perdi”. Non faccio in tempo a rispondere che arriva Francesca. Arriva e chiede se era pronta la cena. Le rispondiamo affermativamente. Mangiamo e beviamo le prime due bottiglie. Finiamo di cenare e propongo di giocarci a carte le altre due. Katia e Francesca accettano con entusiasmo. Riesco a bere solo un paio di bicchieri, hanno una fortuna sfacciata questa sera. Finisce anche il vino e non erano che le undici. Iniziamo a chiederci che facciamo, che non facciamo, fuori nevica e uscire a comprare da bere è impossibile. Propongo di continuare a giocare a carte. Loro quasi ubriache dicono, senza giocarci niente non c’è gusto. Ed io: “qualsiasi cosa decidiate di giocare so già che la perderò, stasera avete una fortuna sfacciata, quindi non esiste che ci giochiamo piatti, passate di straccio e di scopa, non posso neanche giocarmi le mutande dato che non sono le mie, soldi non ne ho, quindi meglio non giocarsi niente” risponde Katia: “bhè, i vestiti sono i tuoi credo” e Francesca: “si il mio pigiamino sexy me lo hai restituito, e stasera lo metterò anche” e ...