1. Quel demone chiamato angela.- cap 5 di 6


    Data: 29/11/2020, Categorie: Etero Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    Quando le donne sono felici, appagate, pienamente soddisfatte della vita, lo dimostrano: non sanno nasconderlo. Angela infatti lo “grida”; non a parole ma con il suo portamento, la sua espressione, la luce del suo sguardo, il vestito che ha scelto di mettere, il suo modo di scendere le scale prima, e di camminare poi, fino alla sala ristorante.
    
    Biagio, da come sta al suo fianco e la guarda, sembra voler comunicare anche lui al mondo qualcosa: di essere lui il fautore della gioia che riempie la sua donna.
    
    Dopo aver passato l'intero pomeriggio in camera, non per dormire, né per parlare, ma per fare sesso, stuzzicarsi subito dopo per eccitarsi di nuovo e replicare più volte, si sono fatti la doccia, si sono vestiti e sono scesi al piano terra per la cena.
    
    Per raggiungere la sala ristorante devono passare necessariamente dall'atrio. Al piccolo banco della reception non c'è nessuno; al bancone del bar, a vista dall'atrio, c'è una ragazza giovane.
    
    I due notano questi due particolari, o meglio notano l'assenza del giovane moro che era stato in servizio prima che salissero in camera.
    
    Raggiungono la sala ristorante già discretamente affollata ed ecco che vedono proprio quel giovane, in un ennesimo ruolo del suo lavoro: è lui il cameriere di sala.
    
    E' lui che con cortese garbo, nel vederli, li saluta per prima, C'è molto di più della doverosa cortesia professionale nel modo di accoglierli, nel tono di voce con cui suggerisce il tavolo, nel modo come guarda la ...
    ... coppia, come a scrutarli da capo a fondo, c'è gioia vera in quel suo sorriso, c'è emozione nella sua espressione.
    
    Non può dedicare tempo ai due perché qualcuno dei clienti già ai tavoli lo chiama ad alta voce. Lui, si scusa spostando la sedia per fare accomodare Angela e poi, rivolto a Biagio, assicura: “Torno subito”, quindi si dirige verso chi lo ha chiamato.
    
    Angela e Biagio si seggono e notano che il tavolo è uno di quelli posizionati meglio, vicino alla veranda con vista sul lago, o meglio sui riflessi dei lampioni nell'acqua del lago, data l'ora che ammanta forme e colori del paesaggio all'esterno.
    
    Si sono anche accorti che il giovanotto ha preso, accartocciato e portato via nella mano chiusa a pugno, con gesti veloci, quasi furtivi, il foglietto che era sul tavolo. Biagio ha fatto in tempo a leggerlo. C'era scritto semplicemente “Riservato 23”. Nessun altro tavolo ha foglietti con la scritta “riservato”.
    
    E' evidente che sia stata una cortesia deliberatamente usata a loro due. E' la prima differenza di trattamento che notano, non sarà l'unica.
    
    “Hai fatto proprio colpo” dice Biagio ad Angela “Ti ha riservato il tavolo e spostandoti la sedia ti ha indotto a metterti seduta nel posto dal quale puoi esibire le tue cosce a chi entra ed esce dalla cucina...e mi sa che sarà solo lui a farlo”.
    
    Angela apparentemente ignora queste parole provocatorie, in realtà fa anche lei una osservazione ancora più maliziosa: “Hai sentito come lo hanno chiamato?”
    
    “Carlo. Ti ...
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