1. Quel demone chiamato angela.- cap 5 di 6


    Data: 29/11/2020, Categorie: Etero Autore: Zindo, Fonte: Annunci69

    ... le mutande qui, davanti a tutti”
    
    “Non ne sei capace..ah.ah..ah...Fammi vedere come fai?
    
    Biagio si guarda intorno. Chissà se sia stato per caso o per libera scelta del cameriere Carlo di dare a loro due un tavolo vicino alla veranda e sistemare tutti gli altri (non molti altri a dire il vero) nell'altra parte della sala. Fatto è che ci sono due file di tavoli ancora liberi tra il loro e quelli occupati. Ottima distanza e sufficienti mobili per celare alcuni movimenti.
    
    Butta a terra il tovagliolo per potersi chinare a raccoglierlo e, con questa scusa, pensa di riuscire ad infilare una mano tra le cosce della sua donna, arrivare fino alle mutandine e tirarle, fregandosene se si strapperanno.
    
    Il tentativo gli riesce fino ad un certo punto, non trovando alcuna resistenza da parte della donna, anzi è lei a dischiudere bene le cosce e spostarsi leggermente in avanti sulla sedia per andare con la propria figa incontro a quella mano. La meta prefissata viene raggiunta, molto facilmente, ma delle mutandine nessuna traccia. Angela non indossa null'altro che il vestito.
    
    Biagio, sorpreso, torna alla sua posizione regolare e sussurra, senza cattiveria ma con libidine nella voce “Che maiala che sei, neanche le mutandine porti?”
    
    “Hai visto che non ti riesce di strapparmele?” ride e prosegue con tono allegramente ironico”Immaginavo che avresti cercato di strapparle e le ho tenuto al sicuro.” Ride e ancora e prosegue “Sarei una mogliettina oculata, attenta alle piccole ...
    ... spese, se tu mi sposassi, ma non vuoi purtroppo”
    
    “Sposare te? Mi stai quasi convincendo sai. Un porco come me non potrebbe fare a meno di una maiala come te”
    
    “Non potrebbe o non può?”
    
    L'inconscio di Biagio prende il sopravvento ed esplode, forse nel momento meno opportuno. Anziché rispondere a quella domanda posta per gioco, lui con molta serietà e convinzione risponde con una contro domanda ben precisa. “Non scherzare, rispondimi seriamente. Se quello è disposto faresti all'amore con me e con lui?”
    
    “Scherzi?”
    
    “No”
    
    “Tu lo faresti?”
    
    “Sì”
    
    “Glielo proponi tu?”
    
    “Tu ci stai?”
    
    “Senti prima lui!”
    
    “Non è un no, quindi”
    
    “Non è neanche un sì”
    
    “Continua a provocarlo. Vediamo come va a finire”
    
    “Non sei geloso?”
    
    “ Ho detto che ti sposo...., cioè... che forse...”
    
    “Anche io ho detto che...forse...ci starei”
    
    “Eccolo, sta arrivando”.
    
    Carlo arriva con il carrello ed il vino, Apre una bottiglia, dopo aver mostrato l'etichetta, con un rituale da esperto sommelier. Alcuni altri clienti si girano. Ad un osservatore esterno risulterebbe evidente che quello non è il servizio normalmente prestato alla clientela, ma un trattamento riservato a quella coppia.
    
    Proprio questi due invece non se ne accorgono, neanche badano alla etichetta della bottiglia e all'etichetta usata da Carlo per aprirla. Hanno altri interessi.
    
    Lei bada molto al movimento delle mani, mani anche da pianista, come ormai sa, dita agili, lunghe, dita sensuali; bada anche a quella ...
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