Con mia cognata-il marito era a solo 14 metri da noi
Data: 01/12/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: coppiaestero, Fonte: Annunci69
... interessare alle donne.
La mattina andammo alla spiaggia, c’erano ancora poche persone, non era una spiaggia affollata, anzi era decisamente vuota, mia cognata aveva il figlio vicino, sdraiata sulla sabbia, mi spingeva ad andare a fare il bagno. - "Dai … vai in acqua, vedi che quei ragazzi sono già in acqua?"- Io sono stato sempre contrario all’acqua fredda e non facevo il bagno prima delle 12,00, appena sono entrato in acqua, mia cognata ha lasciato il figlio a mio fratello ed è venuta in acqua pure lei. Ha visto che non sapevo nuotare, mi è venuta vicino ed era tutta presa dall’intento di insegnarmi a nuotare. Involontariamente le è capitato di mettere la mano sulle mie parti intime, proprio là, sul mio cazzo che è subito diventato duro. – "Scusami"- Mi ha detto sorridendo, poi …, continuando nell’insegnamento, ha continuato a spingere le mani che erano parzialmente nascoste dalla superficie dell’acqua, sul mio pube, accarezzandomi fugacemente il membro, che ormai era diventato di pietra, e svettava indecentemente ogni volta che mi poggiavo sui piedi. A volte lo stringeva decisamente prendendolo nella mano, lo accarezzava e passava ad assaggiare la consistenza dei miei testicoli e poi continuava ad accarezzarmi il torace e passava sui miei piccoli e duri capezzoli dandomi un’estasi incredibile.
Odiavo ed aspettavo la sua mano che mi portava in un mondo fantastico dove tutto e tutti sparivano e restava l’unica cosa importante, il sesso. Precocemente cresciuto, il ...
... mio membro era già confrontabile con quello degli adulti. È diventato durissimo, mia cognata, dopo le prime volte che si era scusata per averlo involontariamente stretto nella mano, riteneva inutile scusarsi di nuovo e si divertiva ad accarezzarlo, e lo stringeva e lentamente lo masturbava, con un movimento che tornava sui testicoli e poi arrivava al prepuzio, senza muovere il braccio, ogni tanto si allontanava un poco ma poi subito tornava, me lo riprendeva in mano per una masturbazione speciale e necessariamente discontinua. Fu un continuo toccarsi e colpirsi dei nostri addomi, glielo strusciavo sul suo fantastico fondo schiena ed a volte mi trovavo a darle dei piccoli colpi da dietro mentre il mio membro, a malapena trattenuto, dalla inconsistente stoffa del costume, cercava, puntando alla cieca, la via del suo fiore di carne. A quel punto anch'io ho incominciato a toccarle le cosce, la parte posteriore interna, era un dolce richiamo, ed appena potevo, coglievo l'occasione per prenderla alle spalle e spingerle il mio sesso in mezzo alle cosce, fin dove potevo, e lei fingeva di difendersi, per poterlo far combaciare meglio al'imboccatura della figa e/o sentirne la pressione, sul clitoride gonfio. Non eravamo più capaci di controllarci, i nostri movimenti erano diventati in maniera inequivocabile quelli di chi sta scopando in pubblico. Il sesso era un ferro, una spada rovente che anelava essere riposta, subito, nell'elsa. Si meravigliò molto quando, avendolo preso l'ennesima ...