Mariarosa - il flirt
Data: 13/12/2017,
Categorie:
Tradimenti
Autore: IlBaroneRosso
... quasi a Rispescia, forse non sei comoda, vuoi che ci vediamo in un bar, qui a Grosseto?
Oh no, prof, con la vespa ci metto un attimo. Se le va, facciamo oggi stesso, mi dica lei l’ora.
Va bene, vieni verso le quattro – e le aveva dato l’indirizzo.
Altro che mezzoretta.
Aveva esordito, come ormai era diventata la sua specialità, con un pompino super.
Ma cosa fai, Mariarosa, diceva lui, ma sei matta?
No, prof, non si preoccupi, sono maggiorenne. È solo per ringraziarla della sua disponibilità.
Ma una volta scongelato, il prof si era rivelato un amante inesauribile. Sempre duro, sempre voglia, le faceva anche i regalini, prima di capire che per lei non si trattava di amore, lui era solo un riempitivo.
Quando Fabio era a Viterbo, quando Matteo era a Siena a frequentare o a fare qualche esame, o era impegnato con la sua ragazza, il riempitivo era lui, il prof di Matematica.
E come gliela riempiva bene!
Però non aveva indovinato esattamente come ce l’aveva e come fotteva.
Era non tanto lungo, e questo lo sapeva già.
Ma non aveva calcolato che il prof era robusto, faceva sport e jogging. E ce l’aveva piuttosto robusto, muscoloso.
E anche come amante, era duro e violento: quando la fotteva, la spingeva sul letto fin quasi a farle sbattere la testa contro la spalliera. La sua posizione preferita era a pecorina, lei a ginocchioni, lui dietro a spingere come un ossesso, fino a quando non sborrava dentro il preservativo.
Con lui aveva iniziato a ...
... fare sesso anale, quel pomeriggio che erano rimasti senza preservativi.
Per la verità l’aveva già fatto anche con Fabio una domenica, ma una volta sola, quasi per scommessa e per accontentare lui che ci teneva tanto, e aveva sentito un male da cani.
Il prof invece c’aveva la fissa di farle il culo.
Del resto, essendo più piccolo di Fabio, Mariarosa aveva capito fin da subito che poteva assecondarlo in questa sua piccola mania.
Era anche attrezzato, il prof, aveva la bottiglina di liquido lubrificante, le lubrificava il culo per bene, prima con la sua lingua a spingere la saliva che le sputava sopra, poi col lubrificante e lo spingeva dentro con il pollice e con due dita; e quando finalmente infilava il cazzo lei non sentiva per niente il bruciore che aveva provato con Fabio.
In compenso il prof aveva il vizio di spingere come un ossesso, fino a quando sborrava, e questo, passati i primi momenti e i primi colpi, poi le piaceva da pazzi.
E poi gli altri uomini.
Era diventata una sfacciata.
Nell’intervallo, le volte che non tornava a casa e restava vicino a scuola, per andare poi nel pomeriggio a lezione di latino, oppure a ripetizione, oppure a ripassare l’orale con Matteo, o a fare matematica scritto, orale e anale con il prof, le capitava di gironzolare per corso Matteotti e nelle stradine intorno, fino alla piazza del Duomo.
E coglieva ogni occasione, il barista che le chiedeva:
Mariarosa, hai già preso il caffè?
Il negoziante di intimo che ...