1. Mariarosa - il flirt


    Data: 13/12/2017, Categorie: Tradimenti Autore: IlBaroneRosso

    ... addosso?
    
    No, Mariarosa, figurati, era solo per toglierti un ago di pino.
    
    Sto scherzando, dai. Se è per questo anche tu ne hai un sacco, sulle spalle. Adesso te li tolgo.
    
    Nel farlo Mariarosa gli circondò le spalle con le braccia, il suo viso era davanti a lui.
    
    Non poté fare a meno di allungare le labbra e baciarla sulla punta del naso.
    
    Ma stai fermo, Franco, che ti tolgo questo.
    
    La sua bocca era vicinissima adesso.
    
    Franco le cinse la vita, per paura che si allontanasse e le baciò le labbra.
    
    Cercò di entrare con la lingua, ma lei manteneva le labbra chiuse.
    
    Aspetta Franco, non essere precipitoso.
    
    È che mi piaci moltissimo, Mariarosa, non ho mai visto una ragazza bella come te, hai gli occhi che si chiudono quando sorrisi, diventano due fessure, un viso dolcissimo, una bocca stupenda, sei una favola. E sei simpatica, davvero, sei uno sballo.
    
    Hai una scollatura stupenda. . .
    
    Ma se quasi non le ho le tette – lo interruppe lei.
    
    Le hai, le hai, piccole e sode. E poi tutto quello che non sta nella mano di un galantuomo, è sprecato. Ma tu ci credi ai colpi di fulmine?
    
    Aveva davvero perso la testa. Addirittura le toccò le tette con le mani, sopra la maglietta.
    
    Non hai reggiseno – aggiunse dopo.
    
    Mariarosa cominciava ad avere qualche dubbio. Più che ai colpi di fulmine, io credo ad altri colpi, quelli che vorrei avere dal tuo coso, tra le mie gambe. Speriamo bene. Ma questo è il tipo poetico, il sentimentale, quello che parla parla, ...
    ... s’innamora e non combina niente? Speriamo di no, speriamo che gli tiri abbastanza, non ho nessuna voglia di perdere il tempo con l’innamoratino.
    
    Preferisco uno più volgare e sporcaccione, con una bella attrezzatura e con tanta voglia di usarla, possibilmente dentro la mia sorellina.
    
    Quella sera, dopo cena uscirono insieme. Si erano dati appuntamento davanti alla Terrazza, alle nove e mezza. Mariarosa arrivò dieci minuti dopo, e così lo vide insieme ad altri due giovinotti.
    
    Franco glieli presentò.
    
    Lui è Salvo, mio fratello, e questo è Rino, mio cugino.
    
    Vengono con noi? gli chiese Mariarosa.
    
    No, loro vanno da un’altra parte.
    
    Franco, ricordati che a mezzanotte devi tornare a casa, se no la mamma sta in pensiero, a sapere che sei in giro in macchina fino a tardi – gli disse Salvo, con il fare tipico del fratello maggiore.
    
    Sei come un Cenerentolo - lo prese in giro Mariarosa – a mezzanotte finisce l’incantesimo.
    
    A mezzanotte, se vuoi, ci vediamo qui e ti lascio la macchina e accompagno a casa a piedi Mariarosa – disse Franco rivolgendosi al fratello maggiore.
    
    Buona idea, gli rispose Rino, proprio un’ottima idea.
    
    Sia lui che Salvo stavano guardando e riguardando e spogliando con gli occhi la ragazzina.
    
    Proprio una bella ragazza. Forse un po’ giovane, disse Rino, a mezza voce, come per dirlo solo a Salvo, ma ovviamente facendosi sentire da lei.
    
    E Salvo gli rispose, anche lui a mezza voce, ma anche lui facendosi sentire, troppo giovane, ma tra un paio ...
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