1. L'amico nero di mio figlio p.6


    Data: 06/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: maialazzo, Fonte: Annunci69

    ... mia bocca e me lo appoggiò in faccia fradicio e appiccicoso: le palle erano sotto il mento, e la cappella spariva oltre la mia visuale fra i ricci dei miei capelli. Era mezzo girato indietro per godersi la scena della ragazzina che leccava la fessura di questa casalinga porcella. Io nel frattempo non mi ero fermata, e infoiata com'ero da quel trattamento, continuavo a leccare tutta la sua asta lucida, o almeno fin dove riuscivo ad arrivare. Adesso ero libera di godermi il lavoretto che mi stava eseguendo Susanna; era esperta, o forse è solo che una donna è naturalmente molto più portata di un uomo a sapere come dare piacere ad una donna, fatto sta che mi stava facendo vedere le le stelle con la sua lingua. L'orgasmo non tardò ad arrivare e fu sconvolgente: spruzzai la faccia della ragazza di mio figlio senza contegno, urlando a piena gola e vibrando tutta. Jerome si era goduto tutta la scena della fontana che irrorava la ragazzina, e la cosa lo aveva eccitato da matti. Fece spostare Susanna con una spinta e si posizionò lui fra le mie cosce, penetrandomi completamente e mozzandomi il fiato. Mi pompò da subito con foga, mentre Susanna mi si avvicinò alla faccia e cercò di baciarmi. Io mi girai dall'altra parte, non volevo limonare con la ragazza di mio figlio! Ma Jerome era arrapatissimo e aveva altre idee; voleva godersi uno spettacolino. Mi rifilò uno schiaffo deciso, anche non molto forte, che mi fece capire che era meglio cedere alle avances di Susanna. Mi girai verso di ...
    ... lei, con la bocca aperta per la goduria dei colpi che ricevevo in pancia, e lei ne approfittò subito per sigillare le labbra e infilarmi la sua lingua calda e morbida in bocca. Sentivo il mio sapore su di lei, era strano ma eccitante. Sapeva anche baciare bene, mi frullava tutta la lingua, a volte era morbida e avvolgente, a volte dura e penetrante. Mi accorsi che si staccò da me solo perché Jerome la stava sollevando da un'ascella, sempre senza smettere di pistonarmi, e la fece mettere in ginocchio sul letto. Susanna fu più lesta di me a capire cosa voleva il boss del letto, e mi scavalcò la testa con una gamba, piazzandomi la sua fichetta in faccia. Ormai ero completamente abbandonata al momento, e l'esperienza mi aveva insegnato che non potevo rifiutare niente al mio giovane dio nero, così le allargai le grandi labbra con le dita e affondai la lingua. Era bollente! Non avevo idea che una figa potesse essere così calda! Già al primo contatto le strappai un sospiro: la cosa mi galvanizzò e cercai di concentrarmi, nonostante il cazzone di Jerome che continuava a squassarmi, per darle piacere. Intanto Susanna e Jerome, sopra di me, si baciavano voluttuosamente, uno con il cazzo dentro dentro di me, l'altra con la mia lingua dentro di sé. Entrambi si stavano prendendo il piacere che volevano da questa casalinga, moglie, madre, ora solo oggetto di piacere. Evidentemente la situazione era troppo eccitante per tutti, e appena Jerome sentì godere la ragazzina, anche lui si scaricò ...