1. Padrona di mia sorella


    Data: 07/12/2020, Categorie: Incesti Lesbo Dominazione / BDSM Sensazioni Altro, Autore: Mystral

    ... meglio di no, ogni volta che ci penso mi metti il pensiero che gli farai male��gli piace anche a lui a proposito...��che cosa?!��se gli faccio male si eccita...��c-come lo sai?��l'ho scoperto da me... come ho fatto con te�A quelle parole, il cavallo dei miei jeans si deformò all'istante direttamente sopra la gonna nera che aveva indossato quel giorno.�dovresti lasciarlo stare...��e tu dovresti pensare a te stessa... lo sento che hai ancora voglia, chiedimi qualcosa avanti��così poi fai lo stesso a quel poveretto?��è ovvio...�Sorrisi nervosamente guardando fissa negli occhi mia sorella che solo allungando di poco le labbra l'avrei potuta baciare tanto era vicina; mi abbracciò poggiando il collo al mio fianco facendo incontrare i nostri seni e giuro che per quanto tentai, non resistetti.Inizialmente mi mossi facendola alzare e credo che rimasi sorpresa, pensando forse che ero riuscita a rimanere sulle mie buone intenzioni, poi però, chiudendo gli occhi e poggiandomi con il sedere al tavolo, mi abbassai gli shorts liberando il sesso.�ci avevo quasi creduto lo sai?��zitta per favore non parlare nemmeno...�Non la guardai mai, almeno non direttamente, al massimo con la coda dell'occhio mentre con un sorriso beffardo allungò una mano sul mio seno alzando poi la maglia fino a denudarmi.Si avvicinò silenziosa con la bocca al petto ed affondò i denti in maniera decisa sul capezzolo, alternando la lingua sull'aureola a piccoli morsi alquanto dolorosi.Ad ogni morso, non potevo trattenere ...
    ... alcun gemito o sussulto che tristemente andavano ad aumentare le contrazioni del pene già di per sé esasperato dal desiderio, ma Giulia non ci dedicò neppure una carezza per i successivi cinque minuti, limitandosi alle tette che sembrava adorare.�piano mi rimangono i segni così... ahi!�Un morso più forte di tutti gli altri mi afferrò sulla morbida carne poco più su di dove aveva martoriato fino a quel momento e quando sentii le sue dita lungo la mia carne in basso,mi venne d'istinto guardare.Giulia aveva preso a passare delicatamente le dita sul sesso emulando una masturbazione che però, per via del pochissimo attrito, non donava il sollievo sperato.Ben presto iniziai a colare sul pavimento una gran quantità di liquido trasparente e quello era il segnale che ormai ero alla frutta.�Giulia ti prego stringi... non riesco a sentire così��sta zitta... non mi hai detto esattamente cosa fare, hai solo tirato giù i pantaloncini, quindi decido io�Sospirai sentendola tornare a leccare e mordere il seno, mentre con l'indice prese a tintinnare la punta del pene sfregandolo e spargendo ovunque quegli umori incolore.Spalancai la bocca inspirando affannosamente per l'orgasmo che sentivo salire e rimanere sospeso per colpa del suo passaggio, finché non strinsi i denti una volta afferrata saldamente.La sua stretta adesso si era fatta vigorosa ed insieme portammo la testa verso il basso per guardare la sua opera, masturbandomi con movimenti lenti ma decisi, tirando indietro con un colpo secco ...
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