LA FATA DI FERRO 2
Data: 07/12/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autore: Giovanna
Parte seconda - Sto tanto bene con te, mi piace toccarti tutta e desidero da tanto che anche tu mi accarezzi. � disse Nicòle. - Sei certa di volerlo? Desideri un contatto più intimo? � disse Flora, mentre erano abbracciate con le guance che si sfioravano. - Si � lo desidero da mesi ... voglio che mi tocchi anche tu! � poi aggiunse sussurrando � Lo so bene che mia madre non accetterebbe tutto questo, ma io non dirò mai niente. Io voglio essere solamente tua. - Flora sorrise e si lasciò finalmente andare, come se si fosse finalmente sciolta da un legaccio che ne inibiva le emozioni. Finalmente era ora di raccogliere i frutti dei suoi maneggi e della sua tenacia. La baciò ancora sulle labbra con complicità � e le sue mani iniziarono a muoversi. Scivolarono sotto il grosso maglione e le cercarono le spalle e si saziarono di tutto il copro della giovane � dalle spalle scesero sui fianchi. Poi da sopra le calze scese alle natiche. Conobbe le sue gambe, per poi risalire, strisciando il polso sulla passera pelosa della ragazza, ma senza soggiornarvi ... almeno per il momento. Al contrario le carezze proseguirono di nuovo verso l'alto, rientrando sotto la maglia e raggiungendo i piccoli seni appuntiti e durissimi. Arrivata all�aureola rosa si fermarono e Flora la fissò con un sorriso di sfida � aspettava un permesso che non le fu negato. Allora sapientemente seppe pressare e tirare quei seni acerbi. Li circondava e li massaggiava, dopo averla baciata ancora; si diresse con la bocca ...
... sulla maglia, offrendo i capezzoli alla voracità delle sue labbra. L�alito tiepido oltrepassava la lana, inondando la ragazza con un calore del tutto nuovo e inebriante. Ma poi l�eccitazione della fanciulla divenne sogno. Quando con movimenti voluttuosi Flora fece scivolare verso l�alto la maglia e la canottiera leggera, il contatto delle sue labbra avvenne direttamente sui piccoli bottoncini rosa diventanti duri come la madreperla. La punta calda della sua lingua sbatteva senza perdono dedicandosi ad un lungo martellare di piacere, mentre li teneva i capezzoli tra le labbra serrate e Nicòle infine conobbe il paradiso. La ragazza aveva il ventre infuocato. Il desiderio la rimescolava tutta, non sapeva come, ma voleva da quella donna tutto ciò che era l�erotismo poteva offrire. Nicòle non sapeva che quella danza era solo l�insieme dei preliminari. Infatti qualche minuto dopo Flora chiuse la porta a doppia mandata e le prese una mano � scalze come ninfe dei boschi salirono al piano superiore dove c�era la camera da letto. Flora la fece distendere delicatamente e poi si accovacciò sulla giovane, mettendosi a quattro zampe, mentre i seni sconfinati, precipitavano sul collo e sul petto di Nicòle. - Tesoro � le disse � adesso puoi guardare e toccare � tutto. Non ti devi più trattenere. E� da tanto che lo desideravo, piccola mia. � Si scostò una ciocca con le dita della mano � Finalmente � - Allora Nicòle con un gesto liberatorio le aprì tutti i bottoni e lasciò che la sua veste ...