1. LA FATA DI FERRO 2


    Data: 07/12/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Lesbo Autore: Giovanna

    ... se la sua mente le vivesse sotto l�effetto della più inebriante delle droghe. Finalmente dopo il lungo peregrinare le dita della donna raggiunsero la piccola farfalla, che come fosse appena sorta dal bozzolo, se ne stava immobile e contrita, in attesa che la natura le insegnasse a schiudersi alla vita. Ciò che sembrava l�apice insostenibile della goduria, si rivelò solo l�inizio del sentiero del piacere proibito in quell�accoppiamento innaturale. La mano di Flora si dedicò al gioiellino della giovane Nicòle, carezzandola, confortandola � l�avvertiva di tenersi forte, perché l�affondo stava per giungere. Infatti, pochi momenti dopo, la bocca carnosa discese implacabile, affamata di quel fiore. La ghermì, violentandone le ali piene di rugiada, spaccandole fino al vertice con la lingua possente e dura. La bocca premeva. La lingua penetrava inarrestabile, come un vampiro assetato di miele. Flora penetrò nel sacello bagnato ed al tempo stesso infuocato dalla passione. E cominciò a suggerne il nettare, filtrandolo tra i piccoli peli biondi di Nicòle. Un suono osceno si sprigionava da quella scena erotica. La dolcezza aveva lasciato il posto all�ingordigia. Un fulmine elettrico, dolce, luminoso, squassante, partì dal ventre di Nicòle e percorrendo ogni suo muscolo più recondito, le raggiunse il cervello, facendola sobbalzare di piacere. Un piacere mai provato, sconosciuto perfino nelle notti solitarie in cui da sola si martoriava la fighetta bramosa. Flora le stette addosso con ...
    ... la stessa forza di un maschio che vuol possiede la preda conquistata. Pur senza deflorarla la fece sua ripetutamente, forse in maniera ancora più veemente, marchiandola per sempre col suo peso e con le lettere infuocate del suo desiderio incontenibile. Gli orgasmi di Nicòle iniziarono pochi minuti dopo quelle ondate di carne, che si squassavano sulla sua riva, con la forza di un fortunale. Non fu possibile contarli, così come poi non sarebbe stato possibile contare i giorni di amore e di sesso che avrebbero vissuto in seguito. Tutte quelle passate insieme, le avrebbero in amanti indivisibili. Quando Nicòle cercò di ricambiare dirigendo la bocca verso la figa matura e accogliente della donna, Flora non le permise di raggiungere il suo spacco. La ragazza si dovette accontentare di poggiarle la guancia sul ventre, cercando di aspirare, vicinissima all�intimità della donna tutto l�odore che quella figa eccitata sprigionava. Poi le accarezzò la mano e dolcemente la indirizzo verso il centro del suo piacere, le permise di avventurarsi dentro di lei. Nicòle cominciò a scavare ... a rovistare � tentò la figa grossa con tutte le dita, affondando spesso tra il pelo muschiato. Infilò fino a quattro delle sue dita nel buco rosso della donna e una volta dentro le arcuava, le uncinava, tirando e spingendo nell�antro lussurioso, fino all�esplosione di Flora. Quando Nicòle capì che la sua istitutrice stava avendo per raggiungere l'orgasmo, cercò con l�altra mano la sua passera passera e si ...
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