LA FATA DI FERRO 2
Data: 07/12/2020,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Lesbo
Autore: Giovanna
... penetrò a sua volta. Un orgasmo liquido e sonoro la fece sciogliere � come se svenisse in un lago di piacere. Per la giovane questa fu la prima vera esperienza sessuale, tutta al femminile. Essa andava oltre il semplice sesso � sfociava nell�emozione: un'emozione che mai nella sua vita sarebbe stata eguagliata. Per quanto piacere avrebbe mai assaporato, nessuna successiva relazione avrebbe retto il paragone con quella prima, indelebile, avventura. Quel paio d�ore intense e travolgenti restarono impresse nei suoi ricordi ad un livello di estasi ineguagliabile.L�estate torrida scaldava i sensi, mentre i corpi seminudi delle due amanti, la giovane principessa e la fata matura, si mostravano e si avvinghiavano, schiave dello stesso desiderio. Anche l�autunno, con la sua dolce pacatezza, invitava i loro corpi a scrutarsi e a possedersi, approfittando di ogni occasione. L�inverno freddo le teneva vicine a , pelle contro pelle, sotto un�unica coperta profumata di umori. A primavera le loro farfalle fiorivano ed erano eccitate più che mai: il momento migliore per affondare le bocche nel sesso dell�altra, manipolando il bottoncino rosa, fino a quando dalla corolla, l�estroso liquido, intensamente profumato e dolce come il miele, si decideva a sgorgare tra le labbra vogliose. E così, mescolandosi l�una nell�altra, in un amalgama di sesso e passione, le donne passarono le stagioni di quell�amore avvincente e perverso. Alba cresceva e imparava. La Fata di Ferro provava un intenso ...
... languore, facendole fare una parte dominante rispetto al possesso del suo corpo maturo. La principessa oltre ad amarla si divertiva a giocare con lei e a tiranneggiarla. Spesso la fata non desiderava nulla da lei, ma si accontentava di inginocchiarsi ai piedi del grosso divano, facendole da serva, come una schiava. Il suo omaggio servile partiva dai piedi di Alba. Poi la massaggiava, la leccava fino all�orgasmo, lasciandola riposare sotto il suo abbraccio materno. Pian piano le faceva scoprire il piacere in tutte le sue possibili sfumature. Prima concedette tutto di sé � poi iniziò anche ad cercare il gusto del possesso. Le insegnò tutti i giochi e le furbizie; le permise di usare un fallo, uguale a quello degli uomini, per controllare come si faceva a penetrare nei fori reconditi di una donna. La principessa giocava e sperimentava. La donna godeva dell�ingenuità di Alba, ogni giorno più provata, più curiosa, più smaliziata nella ricerca sfrenata della passione. La fata prendeva piacere ormai dalla sua discepola. Da tempo le aveva permesso di leccare i suoi orifizi e di suggere i suoi orgasmi. Di notte poi la fata, più matura e scaltra nel sesso, da sola nel letto, mentre ascoltava il frinire delle cicale, si arrovellava cercando nuove perversioni per poterne godere l'indomani. Non le sembrava vero di poter coronare i suoi sogni più inconfessabili, servendosi di quel corpo tenero e giovane e di quella mente fertile e incantata. L�aveva tenuta vergine fino ad allora, ma un giorno ...