1. LA FATA DI FERRO 2


    Data: 07/12/2020, Categorie: Sesso di Gruppo Lesbo Autore: Giovanna

    ... scorresse dal suo corpo verso il pavimento, lasciandola finalmente nuda, nell�opulenza delle sue morbide forme: era tutta in mostra d�avanti ai suoi occhi vogliosi. La ragazza cominciò a godere già con gli occhi. La possedette con lo sguardo, come un bambino che finalmente diventa padrone di un giocattolo che desidera da tempo. Finalmente libera Nicòle cominciò ad accarezzare la donna, scoprendone prima i seni, poi gli enormi capezzoli scuri ed infine la pancia ed i fianchi. Flora indossava ancora le mutandine bianche. Curiosa di provare le dita di Nicòle frugarono sotto l�elastico, fino ad incontrare i peli scuri della figa gonfia di Flora. I peletti erano pieni di goccioline; la stessa mutandina della donna era intrisa dei suoi umori. Non sapeva se poteva osare, ma lo fece ... per provare fin dove si poteva spingere in quella nuova frontiera della sensualità: con le dita cercò l�orlo e iniziò a sfilare l'intimo di Flora. La donna si abbandonò a quel piacere ... così la giovane, seguendo il suo corpo con le dita, ebbe l�occasione di esplorare tutta la sua carne, fino ai piedi nudi e caldi che tante volte aveva desiderato baciare. Ora l�enorme Flora era tutta nuda e tutta sua: che piacere inebriante! La donna matura godeva della passione che lei metteva nello scoprirla. Come un dono d�amore Nicòle si offrì: - Prendimi anche tu, Flora, scoprimi, guardami e tocca tutto ciò che desideri di me, il mio corpo ti appartiene. - Lei fu bravissima: le sue mani le sfilavano i vestiti ...
    ... scorrendo sulla sua pelle giovanile e facendola vibrare, languidamente le sfilò le calze strappate facendole scorre all�infinito, sulle lunghe gambe da gazzella. Poi toccò alla maglietta: anche sfilarle quella, fu un atto delizioso, lento, eccitante. Le dita leggere sfioravano i piccoli capezzoli turgidi della giovinetta, che reagivano autonomamente ad ogni sua singola carezza. Con fare materno sistemò la biancheria sul cuscino. In poco tempo anche la ragazza venne completamente spogliata. Per Nicòle, starle di fronte, era come volare: vedere il corpo di lei, tanto desiderato, la faceva sentire sospesa in uno stato inebriante mai provato prima. Appena furono nude, fece si che essi si fondessero in un abbraccio totale, dove ogni centimetro di pelle veniva a contatto. Distese sul letto le mani di Flora, immediatamente seguite dalle sue labbra, iniziarono quel viaggio passionale che mai più si sarebbe cancellato dai ricordi di Nicòle. Le mani di Flora sul suo corpo erano come piccole scintille di lava incandescente. Scivolavano sulla pelle mentre le dita erano seguite dalle labbra che umide di fiato e di saliva facevano fumare la lava ardente, lasciando su quel corpo acerbo sensazioni fino allora sconosciute. Quella scia umida, che evaporava per la febbre dell�amore, le procurava brividi eccitanti e incontrollabili. Nicòle era come in trance. Viveva tutto questo, come se si trovasse in un�altra dimensione. Le sensazioni indescrivibili erano intense, violente, eppure ovattate: come ...
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