1. Poteva essere mio padre


    Data: 08/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: Balie, Fonte: EroticiRacconti

    ... pause ora più brevi ora più lunghe. Il mio sedere ormai doveva essere rosso fuoco tanto mi bruciava, ma soltanto quando sentii il dolore arrivarmi direttamente al cervello, dissi: ”Basta ti prego, basta!! Alle mia preghiera seguì soltanto un’ultima frustata, la più potente che mi tolse completamente il fiato e che mi lasciò completamente stremata e senza vita, senza più potere e controllo del mio corpo, con le braccia anchilosate, il sedere in fiamme, il viso affossato nel cuscino. Avendo perso il controllo di tutto, chiusi gli occhi ed aspettavo… Aspettare non so cosa, ma qualunque cosa fosse sarebbe stata da me accettata senza il minimo ripensamento. Lentamente le mani furono slegate, poi la bocca liberata ed infine gli occhi una volta scoperti passarono dal nero al grigio penombra della stanza. Mi sentii alzare e non essendo in grado di rimanere in piedi da sola mi aggrappai a lui come un sacco di patate senza vita. Mi riempì di baci sul viso anche dopo che mi sdraiò interamente sul letto , poi ricordo soltanto il lenzuolo che copriva il mio corpo completamente nudo. Fu la sveglia del giorno dopo a svegliarmi da un sonno profondo che mi mancava da troppo tempo, allungai la mano sperando che lui fosse al mio fianco ma niente, di lui non vi era nessuna traccia . Delusa mi alzai, raccogliendo il reggiseno sulla poltrona, le mutandine a terra, il vestito sul tavolo mi diressi in bagno per infilarmi sotto la doccia. Mi preparai in fretta per andare a fare colazione e dentro ...
    ... l’ascensore il terrore di incontrarlo iniziò a crescere dentro di me. In verità non era un vero e proprio terrore, era più che altro un forte imbarazzo che svanì quando non lo vidi seduto in nessun tavolo. Ma proprio mentre ero seduta al mio di tavolo intenta a fare colazione con un terribile dolore al sedere poggiato sulla sedia, che con la coda dell’occhio lo vidi arrivare. Era vestito in jeans e camicia bianca sotto un pullover blue scuro, casual ma bello anche così! Chinai lo sguardo sulle fette biscottate per la vergogna quando si sedette al mio tavolo. “Buongiorno Principessa”- Fu così che mi diede il buongiorno.- “Dormito bene?” “Come non mai” -Risposi con un sorriso complice. Solo lui aveva il potere di farmi stare bene anche con due banali mezze frasi. Non tornò sull’argomento della sera precedente, ma iniziò a parlarmi di come aveva organizzato la sua giornata: visita al museo d’arte moderna dove c’era un esposizione in corso di artisti contemporanei Italiani, poi passeggiata e pranzo leggero in centro ed infine ritorno in hotel per riposino quotidiano. “Sai alla mia età…, il riposino pomeridiano quando posso ci sta proprio tutto!! Esclamò. Non era la prima volta che parlava della sua età, e quasi stufa di sentire le sue parole mi ritrovai a chiede quale fosse la sua età. “Scusami, ma quanti anni hai?” Senza troppi stupidi giri di parole mi fa:54! Stralunai gli occhi, primo perché pensavo ne avesse almeno 10-15 in meno e poi perché facendo due calcoli ero più giovane ...
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