1. L'amore è una cosa meravigliosa


    Data: 14/12/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Etero Sesso di Gruppo Autore: Aminta, Fonte: RaccontiMilu

    Lo amavo� amavo alla follia. Per lui avevo perso chili, mi ero fatta un nuovo taglio, modificato il look e cambiato stile di vita. Per lui avrei fatto tutto insomma, pur di non perderlo. Eppure una sera, durante una stupida cena tra amici lo tradii.��Andiamo con ordine. Il mio nome &egrave Sonia, ho 27 anni sono laureata in economia e da poco meno di due anni lavoro in uno degli studi commerciali più importanti di Milano. Uno di quelli che si occupa di fusioni societarie di grandi gruppi con un intero edificio in pieno centro come sede, insomma un posto davvero prestigioso. Probabilmente venendo da un�università statale non sarei mai riuscita ad entrare in un posto del genere se non fosse stato per Anita, una ex compagna del liceo. Lavorava lì da poco quando seppe che la segretaria di uno dei commercialisti se ne sarebbe andata. Pensò subito a me ed anche se all�inizio si trattava di un inserimento in stage con stipendio da fame, accettai. Non ero alla prima esperienza lavorativa, ma rispetto a dove ero impiegata in precedenza mi sentivo in difetto. Varcare la soglia dell�immenso atrio composto interamente da vetri e specchi mi faceva sentire una formica in procinto di essere schiacciata da una grossa calzatura. Di nascosto guardavo le altre ragazze vestite firmate dalla testa ai piedi sfilare per i corridoi del piano. Anche se avessi avuto il denaro non avrei mai potuto diventare come una di loro. Per prima cosa non ero magra nonostante sfoggiassi con orgoglio la mia ...
    ... taglia 44. Avevo delle forme piene, e quando dico piene intendo che durante il ciclo il seno non mi stava in una coppa C. Per il resto ero abbastanza alza, con un paio di occhi nocciola ed una massa di capelli castani ne liscia ne riccia. Quella via di mezzo che li faceva gonfiare ogni volta che pioveva, ed appiattire nelle giornate di sole. Per tagliare la testa al toro avevo preso il vizio di legarli in uno chignon alla base della nuca semplice e pratico. Quindi non ero proprio l�emblema della ragazza anoressica che pullulava in quegli ambienti, ma ero brava sul lavoro e terminato il periodo di stage venni assunta. Per festeggiare Anita ed altri colleghi mi convinsero ad uscire per un aperitivo in un locale che generalmente frequentavamo durante la pausa pranzo e dove ci andavano anche i �pezzi grossi� (il significato di queste parole lo compresi molte ore più tardi). Indossavo i classici indumenti che può sfoggiare una segretaria a lavoro: tailleur scuro composto da gonna aderente al ginocchio con uno spacco su retro, sotto giacca verde petrolio senza maniche con una scollatura a �V� che rendeva giustizia al mio decolt&egrave e giacca aderente che però al secondo giro di super alcolicI avevo abbandonato insieme alla borsa sullo sgabello vuoto accanto al mio. Pareva che tutta Milano si fosse riversata in quel locale. Era decisamente strapieno. Per spostarti era un continuo domandare �scusi� �permesso�. E� mentre andavo al bagno all�ennesimo �chiedo scusa� che un idiota mi diede ...
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