1. Vacanze di natale 2017


    Data: 14/12/2017, Categorie: Gay / Bisex Autore: honeybear, Fonte: Annunci69

    ... solletico. Lui mi guarda incredulo ma non si ritrae.
    
    Strofino le dita del piede con maggior vigore intorno alla zona del pacco che risponde prontamente all’invito. Mi sorride e si protende verso di me. Io faccio lo stesso. Mi afferra la cravatta disfatta. I nostri visi sono a pochi millimetri di distanza. Le labbra si sfiorano.
    
    “Festeggiamo allora…” e la sua lingua bagnata scatta affondando nella mia gola. I baci si susseguono caldi e appassionati. Tentiamo più volte di metterci in piedi ma il tasso alcolico non ci aiuta. Quando finalmente guadagniamo la posizione eretta, gli prendo la mano e lo accompagno verso il pianoforte.
    
    “Ma…”
    
    “Non hai detto che dovevo suonarti qualcosa?” mi siedo, sollevo il coperchio e inizio a strimpellare il primo brano che mi viene in mente. Le note sono piuttosto ovattate, visto che ho scordato di aprire la cassa armonica, tuttavia l’effetto è sorprendente: inizia a baciarmi e leccarmi soffermandosi nell’incavo tra il collo e la spalla. Deglutisco e mi rendo conto che fatico parecchio a mantenere la concentrazione… Ancor di più quando mi sussurra: “Queste non ti servono…” alludendo a giacca e camicia che mi fa scivolare lungo le spalle. Inebetito per quanto sta accadendo (ben al di sopra delle mie più rosee aspettative), mi ritrovo a torso nudo a suonare per un perfetto sconosciuto che continua imperterrito a baciarmi sul collo.
    
    Inizio a sbuffare quando le sue mani scorrono lungo le spalle per ricongiungersi alle mie che faticano a ...
    ... muoversi agili sui tasti. Sulla schiena sento la pressione di un cazzo prigioniero che implora disperatamente libertà.
    
    Smetto di suonare.
    
    Mi giro e appoggio il naso sulla cerniera. Lo strofino lentamente. Bacio e lecco la stoffa che imprigiona il povero uccellone. Sento il suo proprietario gemere e piegarsi verso di me per baciarmi dolcemente i capelli.
    
    Faccio per alzarmi dallo sgabello. Lui non me lo impedisce ma guida i miei movimenti. Mi passa le braccia forti sotto le ascelle. Le dita ruvide strizzano a dovere i miei capezzoli mentre si preme ostinatamente contro di me. I baci e le slinguate non smettono mentre le sue mani guadagnano velocissime la zona dei miei fianchi. Slacciano la cintura, abbassano la zip e in un attimo calano pantaloni e slip insieme alle calze. Sono completamente nudo e appoggiato a lui che, lentamente mi scappella l’uccello iniziando a menarlo.
    
    Lo sento diventare duro mentre la sua mano scorre sulla pelle vellutata. Mi mordo le labbra titillandomi i capezzoli duri come il marmo.
    
    “Siediti e riprendi a suonare…” mi ordina dolcemente dopo avermi accarezzato tra le chiappe.
    
    Ubbidisco, incuriosito ed infoiato da come si stanno mettendo le cose.
    
    Si posiziona alla coda del pianoforte iniziando a toccarsi. Stringe forte il pacco, mostrandomi quanto è duro ed eccitato e da lì risale verso l’alto. Le sue mani si muovono lente e sicure provando a disegnarmi le sue forme divine attraverso la stoffa del costoso completo. Agita il bacino e ...
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