209 . Alba e suo fratello Marco al mare
Data: 11/12/2020,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: ombrachecammina
209 � Alba e suo fratello Marco al mareI nostri genitori avevano acconsentito che mio fratello e io ci recassimo in Costa Azzurra a Sainte-Maxime nella loro villa posta su un dirupo a picco sul mare.Mio fratello aveva diciannove anni e io ne avevo diciotto, ci volevamo bene, lui, specie durante la mia adolescenza, mi aveva sempre protetta dalle insidie della vita e dai pericoli che essa comporta. Eravamo caratterialmente diversi, io molto timida ed introversa, sognatrice, romantica e riservata, lui, al contrario, era un tipo estroverso, fantasioso, sempre pieno di energie e di idee su come meglio godersi la vita. La nostra vita in verità non ci aveva riservato ne privazioni ne sacrifici. Mio padre era un industriale, uno che da sempre era stato educato severamente, ma che aveva avuto dai suoi genitori, tutto l�amore possibile e anche tutti i comfort dati dalla esagerata ricchezza. Morto mio nonno, il babbo aveva preso in mano le redini dell�azienda e l�aveva fatta crescere ulteriormente rimpinguando ancor di più il suo conto corrente in banca. Frequentando il jet- set aveva conosciuto quella che poi sarebbe diventata sua moglie e quindi nostra madre. Lei era una modella, un tipino raffinato, naturalmente elegante e forbita nel parlare. Per mio padre era la persona giusta, la sua compagna ideale, colei che lo poteva affiancare nelle cene importanti ed ai ricevimenti che contano senza farlo sfigurare. Così il dottor Luciano L. e la signorina Manuela F. convolarono a giuste ...
... nozze e lei sfornò, uno dopo l�altro due figli. Un maschio al quale diedero il nome di Marco e la sottoscritta che chiamarono Alba.La villa era abbarbicata su uno spuntone di roccia ed un sentiero scavato a scalini nella pietra, portava al mare e direttamente nella nostra spiaggetta privata. A metà strada, tra la spiaggia e la casa, vi era una bella ed ampia piscina; essa, al momento del nostro arrivo, era completamente coperta da un grande telo, tenuto teso da grosse funi fissate a dei robusti ganci d�acciaio. Marco si stava dando da fare a togliere il telo per riempire d�acqua la piscina e io me ne stavo invece pochi metri più in là seduta su di un lettino mentre tentavo di proteggere dai raggi del sole la mia pelle bianchissima e delicata. Mi tolsi il reggiseno, tanto, a parte mio fratello, nessuno mi avrebbe potuta vedere, e vi spalmai sopra una quantità industriale di crema. Amavo massaggiare il mio corpo e in special modo il mio seno piccolino ed ancora acerbo. Una stilla di sudore mi colava dalla tempia e mi rigava il viso, era caldo quel giorno d�estate. Mi sdraiai sul lettino a pancia in giù, per dare un po� di colore alla mia schiena, alle gambe e al mio piccolo e sporgente sederino. Vidi Marco che faticava e che dopo aver eliminato alcune foglie dal fondo della piscina, si apprestava a riempirla ��Quanto tempo occorre prima che sia piena?��Più di mezzora, circa quarantacinque minuti ���Perfetto, così posso rinfrescarmi appena il sole comincia a bruciarmi la pelle ���Ho ...