1. 209 . Alba e suo fratello Marco al mare


    Data: 11/12/2020, Categorie: Etero Incesti Autore: ombrachecammina

    ... soprattutto da quella strana complicità tra me e Marco ��Hai ragione, meglio se mi metto un poco all�ombra ���Sei rossa come un gambero ���Anche tu sei ben colorito. Maa � ti sei messo la crema?��No, credevo di non averne bisogno ma mi sento la pelle bollire, forse sarebbe meglio se tu me ne spalmassi un po��Per evitare altri strani contatti gli dissi:�Non riesci a spalmartela da solo?��Davanti si ma dietro, sulla schiena, me la devi applicare tu, è proprio lì che sento la pelle bruciare particolarmente ��Marco si alzò e si venne a sedere sul mio lettino, mi voltò le spalle e le incurvò lievemente in avanti. Le sue spalle larghe, i muscoli guizzanti che esprimevano forza e mascolinità mi fecero pensare ad uno stallone, un cavallo tutto nero che mio padre teneva assieme ad altri nel maneggio a fianco della nostra villa. Appoggiai i polpastrelli delle mani sulla sua cute ed iniziai a massaggiare spalmandogli la crema; non capivo quei brividi repentini, quasi febbrili che percorrevano come una lieve scossa elettrica il mio corpo. Perché queste emozionanti sensazioni proprio con lui, con mio fratello, con colui che era sangue del mio sangue?I capezzoli erano dritti, duri, eccitati, lo desideravo follemente! Per quale insano motivo provavo quelle lubriche sensazioni? Distribuii ancora un po� di protezione infilando le dita appena sotto l�elastico del costume, sfiorando con i polpastrelli le sue natiche tonde e muscolose e quindi lo congedai dicendogli ��Finito!!�Marco allora si ...
    ... sollevò dal mio lettino ed in piedi si spalmò la crema sulla parte anteriore del corpo, quindi si buttò sulla sdraio a pancia in giù. Chissà se era eccitato pure lui?Ripresi a leggere mentre alcune nuvole più scure coprivano il sole. Udii in lontananza il brontolio dei tuoni e compresi che ci sarebbe stato un temporale. Mi alzai e mi tuffai nuovamente in piscina, nuotai facendo �il morto� e tentai di distrarmi ammirando il panorama circostante. Di fronte a me un promontorio piuttosto pronunciato si insinuava dentro al mare, creando una affascinante caletta. Quella che poco prima era una piatta tavola blu scuro era diventata increspata da riccioli biancastri che velocemente correvano a suicidarsi contro la battigia. Il sole quasi del tutto nascosto tra le nuvole scure faceva ogni tanto capolino e poi subito spariva. Alcune gocce di pioggia caddero su di me, poi in breve si infittirono e coprirono il piccolo specchio d�acqua della piscina, con migliaia di minuscoli crateri. Fantastico rimanere lì a mollo nell�acqua tiepida mentre dal cielo altra acqua, più fredda, mi massaggiava la pelle meglio di quanto facesse l�idromassaggio.�Alba, è meglio che ci ritiriamo, fra un po� viene giù l�universo � ��Hai ragione, arrivo ��Uscii a malincuore dalla piscina e rabbrividendo mi asciugai, quindi mi tolsi il costume e mi cinsi a vita con un grosso telo di morbida spugna. Anche Marco fece altrettanto, purtroppo non vidi quella parte che mi interessava particolarmente, ma riuscii ad ammirare ...
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