209 . Alba e suo fratello Marco al mare
Data: 11/12/2020,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: ombrachecammina
... il suo bel sedere pieno e muscoloso. Ancora nella mente un tarlo che insistente mi suggeriva: Ma perché?Risalimmo la gradinata ed arrivammo in casa. Nella mansarda a volte alte, le nostre camere, divise da un corridoio che le separava, una di fronte all�altra. Entrai nella mia lui fece altrettanto nella sua. Non ci salutammo, notai i suoi occhi bassi e quella stessa sensazione di strano disturbo che percepivo anch�io.Mi asciugai e nuda come un bambino appena nato, uscii per andare a farmi una doccia. In fondo al corridoio il bagno, vi entrai, aprii il box di cristallo temperato trasparente e mi infilai sotto la doccia. Marco entrò dopo pochi secondi, mi vide, ma stranamente non tornò indietro. Nudi, nudi non ci vedevamo più da quando eravamo bambini, si io gli avevo mostrato spesso il seno, specie quando sul terrazzo di casa nostra prendevo il sole. Ma integralmente nuda non mi ero mai fatta vedere. A dire la verità nemmeno lui si era mostrato a me completamente senza vestiti. Invece, in quella occasione, lo vidi attraverso il vetro trasparente, sfilarsi gli slip del costume e rimanere nudo come un Dio greco. Mi mancò il fiato, ma quanto era bello il mio fratellone!!! Ma perché questa torbida passione? Mi voltai per non mostrargli il pube; forse peggiorai la situazione mostrandogli il sedere? Quando mi girai, ciò che poco prima era inerte e abbandonato a se stesso ora si ergeva maestoso e prepotente, parallelo al pavimento, puntando il suo occhio verticale su un punto ...
... indefinito del mio corpo. Mi cadde la spugna sul piatto doccia e rimasi con le braccia abbandonate lungo i fianchi, immota, ammaliata ed ipnotizzata da quella porzione di lui che sembrava guardarmi con lussuria ed estrema bramosia. Mi girai ancora, ero in preda ad una agitazione che mi faceva tremare le gambe. Uscii dalla doccia e con voce tremante cercando di fare la spavalda gli dissi ��Monsieur � a vous �.�Mi rispose con voce leggermente incerta ed un po� alterata dall�eccitazione ��Merci mademoiselle ��Con i capelli ancora bagnati, indossai l�accappatoio e uscii dal bagno per fiondarmi direttamente in camera mia. Mi addossai all�uscio e tentai di recuperare una respirazione un po� meno affannosa. Chiusi a chiave la porta e buttai via l�accappatoio che cadde volando su una sedia. Mi sdraiai sul letto, e subito constatai con le dita che la mia tenera e vergine fighetta era colma di umori. Già, eccitata, spudoratamente e ignominiosamente eccitata. Cavoli, bagnata fra le gambe per aver visto nudo mio fratello!!! Sfiorai il centro del mio piacere con le mie sapienti dita, use da tempo immemore all'onanismo più sfrenato, le feci scivolare appena-appena all�interno, per cogliere la viscida linfa lubrificante che invadeva abbondantemente la mia più intima intimità; titillai il clitoride che mi rispose indurendosi e facendo capolino da sotto il suo piccolo prepuzio. Lo sfiorai ancora, lievemente, senza premere troppo, con delicatezza, quindi con le due dita centrali sfarfallai ancora e ...