209 . Alba e suo fratello Marco al mare
Data: 11/12/2020,
Categorie:
Etero
Incesti
Autore: ombrachecammina
... il mio corpo prese a muoversi, il bacino a sollevarsi in modo scoordinato, sempre più rapidamente le mie dita lavoravano sul grilletto ed infine un lungo oooooohhhhhh ed il respiro affannoso e ancora aria risucchiata voracemente con un sibilo attutito. L�orgasmo era arrivato, ora tutto sarebbe ritornato ad essere normale. Si, in effetti il motivo di questa mia strana attrazione verso mio fratello poteva essere il lungo digiuno, il molto tempo trascorso dall�ultima masturbazione o fors�anche il desiderio di un ragazzo che per questione di studi e di tempo non ero mai riuscita ad attrarre verso di me, vicino a me, dentro di me. Si, ne ero certa, tutto sarebbe rientrato, normalizzato, riportato dentro alle giuste regole del sano vivere famigliare. Amore, sicuramente amore filiale, ma non più attrazione sessuale, voglia di possesso , desiderio di vedere e toccare, di baciare e suggere, no sarebbe tutto finito come era nato.Cenammo al ristorante quella sera e precisamente a �La Badiane� . Cucina francese, moderna, piatti di pesce, elaborati e ben presentati, servizio impeccabile e locale con il soffitto ricoperto da teli bianchi a formare come delle vele orizzontali. Vino bianco Chardonnay De la Roche, ottimo. L�unica pecca le razioni veramente esigue. Il prezzo medio alto ma adeguato alla tipologia di locale. Pagammo naturalmente con la Visa di papà e con la pancia discretamente piena uscimmo dal locale.Tornando a casa, non proprio perfettamente sobri, passammo dal lungo mare, ...
... Marco mi abbracciò tenendomi una mano sulla spalla ed io lo tenni vicino a me con un braccio attorno alla vita. Sembravamo due fidanzatini spensierati ed allegri, io alzavo spesso lo sguardo per guardare i suoi occhi e sempre li trovavo fissi ipnoticamente dentro ai miei. Ridevamo felici, ed infatti felice lo ero veramente, mai avevo avuto modo di vivere una vacanza da sola con mio fratello. Mi sentivo libera, e lo stesso sentimento di libertà assoluta lo provava anche lui. Ci fermammo appoggiando i gomiti sulla balconata e guardammo il mare. Lontane, alcune lampare, come piccole stelle, si agitavano cullate dalle onde, sentii il forte braccio di Marco stringermi un po� di più; appoggiai il capo sulla sua spalla e rimasi a rimirare lo spettacolo. L�aria che respiravamo era intrisa dal sapore del mare, un leggero venticello tiepido sfiorava il mio viso e spettinava i miei capelli biondi. Ci sedemmo su una panchina, attorno a noi gente che passava, alcune coppie, poche famiglie e diversi bambini vocianti. Una ambulanza si avvicinava e il suo grido di aiuto risuonava sempre più forte, sempre più appresso. Due anziane signore, ingioiellate ed estremamente abbronzate, si sedettero vicino a noi, ci spostammo per far posto e mi ritrovai con una natica fuori dalla panchina ��Siediti sulle mie ginocchia, starai sicuramente più comoda ��Il mio cervello elaborava e mentiva a se stesso � Tanto è tutto passato ��Ok, meglio, poi tu sei più morbido ��Le cose non stavano proprio così, la sua ...