1. La selezione


    Data: 13/12/2020, Categorie: Etero Lesbo Autore: Mentat

    ... rimanere impassibile. Lei annuisce. � Quale ti piaceva? � mi domanda. Ci penso alcuni secondi. � Il candidato numero sei, � dico alla fine. � Quello che abbiamo scelto. � Davvero? � si stupisce. � Sì. Perché? � Perché è la prima volta che ti piace il candidato che vince la selezione. Faccio mente locale. In effetti è vero, di solito quelli che mi piacevano non superavano mai il secondo test. Forse proprio perché gli opposti si attraggono, finivo per scegliere sempre candidati troppo emotivi. � è vero, � dico alla fine, � non ci avevo mai fatto caso. � Perché ti piaceva quello? � Perché era equilibrato, � dico, senza doverci riflettere. � Anche fisicamente, le spalle, le gambe. Anche il suo pene era ben proporzionato. Un bel pene. � Meglio del primo? � mi incalza, con una punta di malizia. Faccio un breve confronto mentale. � Sì, meglio anche di quello. � Davvero? Mi pareva ti piacesse parecchio averlo dentro, il primo. � Sì, è vero, � ammetto. � Ma non sono mai stata particolarmente attratta dai peni giganti. Hanno il loro perché, ma alla lunga non li preferisco. � Avrei dovuto farlo io, l�ultimo test, � si lascia sfuggire la mia superiore, con una nota di rammarico nella voce. � A me piacciono belli grossi. � Puoi sempre diventare sua cliente, � osservo io, chiudendo l�acqua della doccia dopo aver finito di sciacquarmi. � Ci penserò, � fa lei, fingendo di valutare seriamente la proposta. Poi chiude l�acqua anche lei, e ci avvolgiamo negli asciugamani. � Tu andresti con uno ...
    ... dei nostri selezionati? � mi domanda, seriamente. è molto raro che mi chieda un parere personale e non professionale su qualcosa. Potrei dire che il nostro rapporto è amichevole, quasi amicale per certi versi. Tuttavia di solito non andiamo mai sul piano personale se non per qualche futile chiacchiera durante la pausa pranzo o sotto la doccia. � Non saprei, � dico, � non ci ho mai pensato. � Penso di sì, se mi piacesse veramente, � aggiungo dopo qualche altro istante. � Ma li vediamo per così poco tempo, dovrebbe davvero colpirmi molto per spingermi a cercare di rivederlo. La mia superiore annuisce. Poi scioglie l�asciugamano dal corpo e inizia a frizionarsi dove è ancora bagnata per asportare quanta più umidità possibile. � Una volta ho avuto la tentazione, � mi confessa. � Ma poi non l�ho fatto. � Perché? � domando, districando i capelli prima di asciugarli. � Avevo paura che mescolare lavoro e piacere, anche una sola volta, avrebbe finito per incasinare tutto, � mi spiega. � Come ti ho detto, per me non era così facile mantenere il giusto distacco come lo è per te. � Capisco, � annuisco, abbandonando l�asciugamano sulla panca addossata alla parete per prendere dal mio armadietto il mio asciugacapelli personale. La mia superiore fa lo stesso, e andiamo ad attaccare i nostri asciugacapelli alle prese che ci sono di fianco alla grande specchiera a figura intera, sulla parete opposta a quella che ospita le docce. Iniziamo ad asciugarci i capelli, di fronte allo specchio. Vedere ...