Diario
Data: 13/12/2020,
Categorie:
Etero
Incesti
Dominazione / BDSM
Autore: Marina
Martedì 24 giugnoPomeriggioOggi è stata una giornata da dimenticare, i ragazzi a scuola sono stati terribili, specialmente quelli dell�ultimo anno. Non tutti, per fortuna, ma ce n�erano tre o quattro che non hanno fatto altro che disturbare. E sono anche molto arroganti.Speravo che lo shopping mi calmasse, invece nulla. Quel paio di scarpe che avevo adocchiato la settimana scorsa non c�era più, almeno non c�era il mio numero.Non mi restava altro da fare che rientrare a casa, anche se delusa, ma almeno avrei fatto una bellissima doccia e mi sarei riposata un po�. Per cena avrei ordinato delle pizze, tanto a Marco, mio figlio, piace molto questo genere di cena. Non potevo sbagliare.Trovai, come sempre, la casa vuota, ma quella volta pensai che fosse meglio, così potevo farmi una doccia rilassante senza fretta.Così feci: mi spogliai in bagno mettendo i vestiti nel cesto dei panni da lavare e mi infilai sotto la doccia calda. è bello sentire l�acqua che ti scorre addosso, specialmente quando si è stanche e nervose.Alla fine presi l�accappatoio, lo indossai e, asciugandomi, andai in camera mia. Scelsi un vestitino comodo per la sera, indossai mutandine e vestitino, il reggiseno mi dà sempre fastidio in estate. Dopo essermi sistemata, andai in cucina, accesi la televisione e cominciai a preparare i piatti per la cena. Avrei telefonato alla pizzeria quando sarebbe rientrato Marco.Guardai l�orologio, era quasi l�ora di cena, e proprio in quel momento sentii la porta ...
... di casa aprirsi.�Sei tu Marco?� Dissi ad alta voce.�Si, mamma, sono io � rispose � sono con Adolfo.��Ciao Marina.� Sentii la voce dell�amico fraterno di mio figlio.�Dannazione�, pensai tra me e me. Non mi piaceva quel ragazzo, troppo arrogante e autoritario, sempre sicuro di sé e guai a contraddirlo. Tra l�altro ha cominciato subito a darmi del tu e a chiamarmi per nome, senza che io gli avessi mai dato il permesso. Ora era qui e sicuramente si sarebbe fermato a cena con noi. Per fortuna avevo optato per le pizze, così almeno non avrei cucinato anche per lui.�Marco, stasera però mangiamo pizza, non ho avuto il tempo di preparare nulla.��Non fa nulla � rispose mio figlio � ci va bene anche un panino, ma il nostro pizzaiolo fa buone pizze. Chiamalo.�Mi avviai nel soggiorno e presi il telefono cordless e lo riportai in cucina dove avevo scritto sul calendario il numero della pizzeria.�Stasera sei proprio bella � mi disse Adolfo mentre componevo il numero al telefono � sei fresca come una rosa!�Gli risposi con un sorriso anche un po� forzato mentre sentivo che il telefono squillava ma nessuno rispondeva. Forse era il giorno di chiusura.�Niente da fare ragazzi � dissi con rammarico posando il telefono sul tavolo � la pizzeria non risponde, forse oggi è chiusa e io non so come rimediare.��Non è un problema, Marina � disse subito Adolfo � conosco un�ottima pizzeria, possiamo chiamare quella o, meglio, andare a prenderle. Con la macchina ci vogliono pochi minuti.�Guardai ...