Diario
Data: 13/12/2020,
Categorie:
Etero
Incesti
Dominazione / BDSM
Autore: Marina
... abbastanza imbarazzante e non feci nulla. Fu Adolfo che mise la mano sulla mia coscia prendendo i lembi del vestitino e tirando su, scoprendomi quasi completamente le cosce. Mi sentii avvampare dalla vergogna, forse stavo diventando rossa, ma non feci nulla, lasciai scoperte le gambe mentre, col verde, riprendemmo il nostro cammino.Al semaforo successivo ci dovemmo fermare di nuovo.�Il tuo ammiratore non ti molla � disse Adolfo quasi ridendo � mostra un altro po� di te, magari un po� di mutandina.�Ma che stava dicendo? Avrei dovuto prenderlo a schiaffi. Restai ferma e zitta come una scema.�Muoviti � disse con tono risentito � ti ho detto di scoprirti fino alle mutandine, fallo subito, prima che mi arrabbi.�Non so perché non ebbi la prontezza di rispondergli, anzi non ci pensai nemmeno, ma, con le mani tremanti, sollevai il vestitino fino a scoprire parte degli slip che indossavo. Il motociclista parve apprezzare il mio gesto perché suonò il clacson ripetutamente.�Brava la mia troietta � disse Adolfo e non so perché quella parola non mi offese � sei stata davvero brava. Ora andiamo a prendere le pizze.�Così parti in velocità facendo perdere al motociclista le nostre tracce arrivando in pochi minuti alla pizzeria. Scendemmo e prendemmo il numero per seguire il turno.�Abbiamo ancora un paio di persone davanti a noi � mi sussurrò Adolfo all�orecchio � perché non ne approfitti per andare in bagno e toglierti gli slip, poi me li porti subito.�Lo guardai stupita, quasi non credevo ...
... alle mie orecchie. Ma aveva davvero detto di togliermi le mutandine?Questi miei pensieri e il tempo trascorso nel formularli lo fecero spazientire, ma continuò a parlare comunque senza mostrare il suo risentimento.�Hai capito quello che ho detto? Su, mia piccola troia, vai nei bagni, non farmi sprecare il fiato nel ripeterti gli ordini.�Lo guardai in viso e anche lui mi guardò, con uno sguardo molto arrabbiato. Senza pensarci più mi diressi vero i bagni, entrai proprio mentre iniziavano a preparare le nostre pizze.Tolsi gli slip nel bagno e uscii per portare il trofeo ad Adolfo. Con un cenno del capo mi fece capire di metterli sugli scatoloni delle pizze che lui aveva in mano. Mi guardai attorno mentre facevo quello che mi aveva detto. Molti mi guardavano mentre io volevo sprofondare dalla vergogna perché era chiaro che avessero capito cosa era successo e mi sapevano nuda sotto il vestitino.Adolfo mise le pizze nel bagagliaio e ci sedemmo in macchina. Ovviamente le mie gambe si scoprirono abbondantemente, ma questa volta non feci nulla per coprirmi. Adolfo mise in moto e partimmo.�Prima hai scoperto gli slip � disse quasi subito Adolfo � ora facci vedere un po� di pelo, su, da brava troietta, scopri bene la figa.�Quelle parole suonarono come una scossa dentro di me. Non sapevo se arrabbiarmi o restare calma, ma mi sorpresi a sollevare il vestitino e fare in modo che si vedesse il pelo.Adolfo apprezzò molto il mio gesto e mi accarezzò la mano, poi la prese e, con decisione, la ...