Guida telefonica per masturbatrici
Data: 14/12/2020,
Categorie:
Tradimenti
Autore: single80fe, Fonte: Annunci69
... suo cazzo.
37. Prendilo e scivola dentro, spingendo sul punto G. Lenta, lenta. - Gioca con il mio respiro, me lo taglia e lo incoraggia. - Voglio godere, ti prego - gli dico
38. Accelera, spingi, forte ora. Fallo entrare e uscire, come il cazzo che ti ha fatto esplodere di umori alla festa. - È vero, ricordo, mentre cavalcavo un pulcinella dal cazzo perfetto ho schizzato come non mi capitava dai tempi dell’Università - scopati con il vibro - continua - forte, lasciati andare alla scopata che desideri, spingi sul punto G con quel cazzo finto e rilascia, accelera ancora, so che vuoi godere, so che stai per godere, so che ti manca pochissimo, che sei vicina che vuoi tutti i cazzi della festa, tutte le donne, ora lì con te a guidare questo orgasmo che sta mondando come raramente ti è successo, ti senti troia, cagna, mia… e ora… fermati, toglilo. Di colpo. - Gemo, grido, urlo: - stronzo! - Ma eseguo ancora, creta tra la sua voce.
39. Respira, rallenta, ascolta il tuo corpo. Sei sul confine dell’orgasmo, lascia riposo al tuo corpo, lascialo scendere, gemi per me, mugola, lo sai che ho il cazzo duro mentre ti parlo, lo senti. - Non capisco più nulla, gli dico solo: - scopami, scopami, scopami, ti prego.
40. Sfiorati la figa con la mano. È calda, eh? Ha voglia. Rimetti il vibro e accelera di colpo, troia. - Eseguo, come sempre, i suoi ordini. Mi sta invadendo il piacere, lo sento che sale, che si allarga alla testa, al seno, alla pancia. Sento che non potrò trattenermi ...
... ancora a lungo.
41. Spingi, spingi forte ora, rilascia, spingi, lì proprio lì, metti il viva voce e con l’altra mano strofina veloce la clitoride, gonfiati, sento i tuoi ansimi, mi fanno scoppiare il cazzo di voglia, ma oggi l’orgasmo è solo tuo, lo sai che tra poco, tra poco - Quasi le mie urla coprono la sua voce, mi sento talmente piena di umori che potrei scoppiare da un momento all’altro ed infatti
42. Quarantadue - mi dice, gridando poi quasi - Godi!
Esplodo, schizzo, grido, tremo. Con il vibro prima schiacciato dalle mie mani, che mi schizza fuori dalla figa, la schiena che ti inarca, le grida che sentiranno i vicini, gli umori che invadono il letto. Un orgasmo brutale e squassante, fradicio e porco come i migliori. Al telefono. Con uno dei migliori amici di mio marito. Noto ora, con le gambe che ancora tremano per il piacere, che c’è un messaggio di mio marito Mario, in risposta al video: ma cosa fai? Non fare video con la faccia!
Sgrammaticato, quasi.
- Ti ha risposto? Ti sento distratta.
- Sì, ha risposto il cornuto. Ma non sono distratta da lui. Ho la figa che cola ancora.
- Ho una cura, mille cure per quella figa e quella testa da porca che ti ritrovi - Rida e mi scalda il cuore, oltre alla figa che lo vuole.
- Andremo avanti - continua. Ora devo lavorare che ho gente che mi aspetta da mezz’ora, davanti alle porte a vetri dell’ufficio.
Questo dettaglio mi arrapa ancora, ma sta andando via. Giocheremo ancora, e non al telefono. Lo so già. E ...