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Io e mio fratello
Data: 16/12/2020, Categorie: Incesti Autore: Nealviam
... sfintere. Ogni volta che la cappella penetrava dentro di me avevo l'impressione che il cuore stesse per uscirmi dal petto e godevo come una pazza nell'attimo in cui il cazzo risaliva nell'intestino. Gigi teneva il cazzo infilato nel mio culo e continuava a pomparmi senza tregua. Ad un tratto mi sentii afferrare i capelli : una spinta più forte, le contrazioni del cazzo e finalmente il mio sfintere fu inondato dal seme di Gigi. Un fiotto di sperma precedette gli altri che in breve successione uscirono dalla cappella riempiendomi il culo. Furono almeno 4/5 fiotti abbondanti. Rimase ancora un po’ dentro di me poi estrasse l’uccello, mi girò,ci abbracciammo nudi come eravamo, assaporando il calore dei nostri corpi stretti l’uno all’altra. Poi ci baciammo, profondamente, con la passione vera di due innamorati. Era dunque questa la vera realtà di quello che era accaduto: difficile, quasi impossibile da accettare , ma era così . Io e mio fratello ci amavamo. Da sempre forse , non volevamo ammetterlo a noi stessi ma era l’unica spiegazione , anche della nostra difficoltà ad avere rapporti con altre persone. In mente c’ero sempre io per lui e lui per me. In silenzio ci ...
... rivestimmo. Poi volli dirglielo: se lo meritava. “ Grazie fratellino, anzi fratellone: nessun uomo mi ha mai fatto godere come te. E adesso che succederà ? “ Lui rimase in silenzio, come preoccupato. Mise in moto l’auto e mi riaccompagnò al lavoro. Prima che scendessi dalla macchina mi prese la mano, mi baciò sulla guancia e rispose alla domanda: “ Lo sai che non verrò domani a dirti di dimenticare questa giornata. . E’ stato tutto troppo bello per far finta di niente. Fra noi è accaduto qualcosa di magico. Un uomo e una donna hanno raggiunto una perfetta intesa sessuale. Non mi interessa di niente , delle convenzioni, dei giudizi degli altri. dei miei scrupoli. Non voglio perderti. Non voglio che ti prenda qualcun altro. Credo di essere innamorato di te sorellina. Devi essere mia, solo mia. “ E mi strinse forte la mano. Non volevo ammetterlo a me stessa ma era proprio quello che volevo sentirmi dire. Avrei voluto abbracciarlo e baciarlo proprio come fossi la sua donna, ma avevo paura che qualche collega potesse vederci. Allora presi io le sue mani nelle mie e baciandolo sulla guancia da brava sorellina gli sussurrai “ Amore, passami a prendere stasera. Ti voglio ancora”