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Day hospital
Data: 23/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: Amreck
Mi abbandonai sul letto con un sospiro di sollievo. Il viaggio era finito e la mia giornata di ricovero alla clinica stava per cominciare. Da quando posso ricordare, sono sempre stato un paziente “medical fetish”. Più che un feticista medico, mi definirei un entusiasta delle pratiche infermieristiche. Mi piace moltissimo sottopormi a qualsiasi tipo di procedura infermieristica come paziente. In questo modo posso godere di lunghe e rilassanti sedute senza alcun tipo di stress. Sapete… semplicemente godendo del fatto che ci sia qualcuno che si prende cura di voi. Non so come sia cominciata questa passione. Molti, da bambini, hanno subito clisteri, o hanno avuto qualcuno che misurava loro la temperatura per via rettale. Queste esperienze hanno fatto di loro dei feticisti “medical”. Nel mio caso… non so. Non so come sia successo e non so perché. So solo che sono fatto in questo modo e… mi diverto MOLTO! Con l’inizio dell’era di internet , scoprii che ci sono moltissime persone come me, e molti posti per soddisfare I bisogni di queste persone. Così, dopo un paio di false partenze, cominciai a visitare cliniche “fetish” in giro per il mondo, soprattutto in Europa e in America. Siccome viaggio molto per lavoro, la cosa mi è sempre stata abbastanza facile. Adesso, dopo circa dieci anni passati in queste ricerche, mi considero un paziente piuttosto esperto, e la maggior parte della paura e dell’agitazione delle prime visite è ormai scomparso. Oggi, ero in Belgio, nella ...
... città di Anversa. Durante una delle mie visite in rete, avevo trovato questo posto incredibile che si chiama “Operating Room Roleplay”, abbreviato in O.R.R. Il posto contiene una sala operatoria incredibilmente realistica e un fornitissimo staff di dottori/infermiere fetish. Ho inserito un link alla fine di questa storia, così chi fosse interessato può dare un’occhiata. Telefonai immediatamente al numero fornito sul sito. Come ho detto, io sono più un paziente per procedure infermieristiche, e il posto mi sembrava più adatto alle esigenze di un paziente chirurgico, ma il tutto era così incredibilmente ben organizzato che avevo pensato “… DEVE esserci qualcosa anche per me!” E… ragazzi, avevo ragione!! Il responsabile con cui avevo parlato al telefono, di nome Steve, si era dimostrato molto gentile e disponibile. Credetemi… questa è una rarità. Nella maggior parte di questi posti, nessuno vuol parlare al telefono, per cui alla fine non si ha idea se il posto è adatto, o no. Nel caso di Steve, questo non era successo. Lui rispose a tutte le mie domande, per e-mail e per telefono e (incredibile!), accettò di incontrarmi lui stesso la sera prima della seduta, per discutere le cose ancora più in profondità. Troppo bello per essere vero. Così, ero saltato sul primo aereo per il Belgio (io vivo nel nord Italia) e dopo qualche ora, eccomi arrivato ad Anversa. Mi ero incontrato con Steve nella hall del mio albergo e avevamo parlato a lungo. Lui era stato incredibilmente ...