1. Matteo capitolo terzo (parte prima)


    Data: 25/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: DolceBsx

    Mancava appena un mese al mio dodicesimo anno quando i miei genitori decisero di iscrivermi a una palestra. La ginnastica mi piaceva molto e l’ambiente era divertente, frequentato, almeno nei turni che mi erano stati assegnati, da ragazzi della mia età o di poco più grandi. Il maestro era giovane e c’era anche un giovane medico che provvedeva a una visita generale nel giorno della prima seduta ed era a disposizione di quanti ne avessero avuto bisogno. Non vi erano molte necessità di questo tipo, a parte qualche stiramento o delle leggere distorsioni, ma dopo un mese che frequentavo la palestra mi accorsi che qualche ragazzo entrava nello studio medico al termine del nostro turno che andava dalle cinque alle sette di sera. Non ci feci molto caso, pensando che volessero qualche informazione di carattere medico e in effetti spesso era così e poiché la fine del nostro turno coincideva con la chiusura della palestra per due ore, il momento era propizio e il giovane medico si dimostrava sempre disponibile.
    
    Il primo giorno di palestra coincise anche con la visita medica e quando mi fui cambiato, indossando calzoncini corti e maglietta, mi diressi verso lo studio del dottore. Era una prassi per tutti i nuovi, come mi avevano spiegato all’atto dell’iscrizione e quindi mi presentai senza problemi.
    
    -Ecco Matteo,- mi saluto cordialmente, -io mi chiamo Sergio. Adesso spogliati che facciamo la tua prima cartella clinica.
    
    Non ebbi obiezioni e mi tolsi maglietta e pantaloncini, ...
    ... rimanendo con le sole mutandine.
    
    -Devi togliere anche quelle,- mi disse.
    
    Lo feci, un po’ imbarazzato e quando fui nudo lo guardai interrogativamente.
    
    -Quanti anni hai?- Mi chiese.
    
    -Dodici, Be’ quasi...
    
    -Bene, vedo che sei abbastanza sviluppato, adesso sali sulla bilancia.
    
    Lo feci e lasciai poi che mi misurasse con un metro spalle, vita, fianchi, cosce e braccia, infine mi auscultò il torace e la schiena e mi fece fare le solite cose che si fanno durante una visita medica completa, valutando anche i miei riflessi. Poi si sedette e mi disse di andargli di fronte e lo vidi prendere una strano strumento che sembrava un compasso, ma molto grande e di materiale plastico.
    
    -Girati,- mi disse, poi vedendo il mio sguardo stupito aggiunse: -serve per valutare una eventuale scogliosi. Adesso mettiti sull’attenti e rimani fermo.
    
    Mi misurò partendo dall’osso sacro e le sue mani indugiarono sulle mie natiche, non era
    
    spiacevole, anzi, mi procurarono un formicolio che mi fece vergognare, perché mi accorsi che il mio pisello non era del tutto tranquillo, poi mi disse di girarmi e ripetè l’operazione partendo dal pube. Mentre lavorava, fu inevitabile che le sue dita mi toccassero il pene, aumentando la mia vergogna perché quei piccoli sfioramenti lo stavano facendo irrigidire, ma lui parve non farci caso e finalmente mise via lo strumento.
    
    -Non ti spaventare adesso, è solo l’ultima visita,- sorrise e senza darmi il tempo di rispondere, allungò una mano, accogliendomi ...
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