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Matteo capitolo terzo (parte prima)
Data: 25/12/2020, Categorie: Gay / Bisex Autore: DolceBsx
... nel palmo il sacchettino dei testicoli. Rimasi come paralizzato, mentre lui mi palpava con delicatezza, per assicurarsi che entrambi i testicoli fossero scesi, come mi spiegò poi. Loro erano scesi, ma sotto quella carezza il mio pisello si drizzò del tutto e mi sentii diventare di brace. -Ecco fatto,- disse allegramente quando ebbe finito. – Sei sano come un pesciolino, adesso vai a fare ginnastica e non preoccuparti,- aggiunse con un sorrisino complice, -è normale che un ragazzo giovane come te abbia certe reazioni se viene toccato un poco. Mentre mi rivestivo continuavo a sentire le sue mani sui testicoli e il mio pisello non ne voleva sapere di rientrare nei ranghi. Mi tirai su precipitosamente i calzoncini sperando che non mi stesse osservando, ma lui mi girava le spalle così sospirai sollevato e andai a fare ginnastica. Dopo il primo mese ero completamente a mio agio e avevo fatto amicizia con alcuni ragazzini della mie età con i quali stavamo progettando di vederci anche fuori dalla palestra. I miei giochi con Giovanni continuavano, ma era quasi sempre lui a venire a casa mia e una volta mi disse che era sua madre a volere così, perché pur non avendo particolari obiezioni su quello che facevamo insieme, non voleva che anche alla sorellina capitasse di venire coinvolta, così le occasioni di trovarci tutti e tre insieme furono rarissime, anche se pensavo che i due fratelli qualcosa insieme combinassero. Un giorno a un ragazzo della mia età capitò di avere ...
... un’erezione mentre faceva la doccia. Non era strano e nemmeno troppo insolito e in genere prendevamo in giro il malcapitato facendolo arrossire. Mi ero accorto però che quando il ragazzo aveva il pene a riposo sembrava lo avesse più grande del mio, mentre vedendolo eretto mi accorsi che non lo era affatto, anzi, forse era addirittura più piccolo. Questa considerazione l’avevo fatta già in altre occasioni e non sapevo spiegarmene la ragione, così decisi di chiedere informazioni a Sergio. L’occasione capitò un giorno in cui avevo fatto tardi e mi trovai a fare la doccia da solo. Mi vestii, indossando i calzoncini corti e mi diressi verso lo studio del medico. Quando fui sulla porta vidi che stava cambiandosi per andare via e mi fermai indeciso perché era in mutandine. -Vieni,- mi invitò cordialmente, riprendendo il camice. Notai che indossava degli slip piccolissimi e che aveva un fisico asciutto e molto proporzionato. Mi avvicinai e mi chiese cosa poteva fare per me. Adesso ero imbarazzato e lui capì la mia titubanza. -In uno studio medico non ci si deve vergognare di niente,- mi disse sorridendo, -immagino che avrai una domanda piuttosto intima da farmi se no saresti venuto in un altro momento, ma non ci sono certo problemi. - Be’,- balbettai sempre più imbarazzato, -si tratta di questo...- e come dio volle riuscii a spiegargli il dubbio che avevo. -Non è strano come pensi,- disse, -si tratta dei corpi cavernosi. Sai cosa sono? Non lo sapevo, naturalmente ...