1. L'amico algerino


    Data: 29/12/2020, Categorie: Tradimenti Autore: benves, Fonte: Annunci69

    ... un momento d’imbarazzo e di rossore, lei aggiunse: “Insomma, non che io ne abbia visti tanti, dopotutto ma sicuramente aveva dimensioni fuori dal normale !”.
    
    Quella notte Tiziana si lasciò strapazzare dal marito più volentieri del solito, probabilmente pensando a quell'arnese.
    
    “Attento con quel coso: lo sai che hai sconvolto mia moglie?” la battuta di Mario colpì il povero Abdel come una stilettata.
    
    Si erano già incontrati altre volte in Consolato, a Pisa, dove Mario faceva consulenza esterna, ed erano passati due mesi da quel fatidico giorno.
    
    Ma ora, sorpreso in bagno della ditta mentre stava facendo la pipì, Abdel arrossì come un tizzone nonostante il colorito olivastro.
    
    Mentre arrancava per recuperare il suo pisello, completamente indifeso, restò muto, non sapendo cosa rispondere.
    
    Mario sorrideva bonario, più divertito che arrabbiato, ed al tentativo di Abdel di farfugliare delle scuse, reagì mettendogli la mano sulla spalla.
    
    “Va bene così, non c'è niente di male, anzi, ti devo ringraziare.”
    
    Abdel, giovane ed inesperto, non diede segno di aver capito il messaggio e Mario lo incalzò.
    
    “Dai, amico mio, lavati le mani; ti porto in un posticino che conosco solo io.”
    
    “Ecco: verdure fritte, Cecina e un po’ di Pallette” annunciò allegro Mario rientrando con un grosso cartoccio tra le mani.
    
    “Abdel, non ti puoi tirare indietro: quasi tutto rigorosamente vegetariano, non hai scusanti!”
    
    Aveva organizzato tutto in fretta e furia, ottenendo anche un ...
    ... permesso dal capo per far avere a lui ed Abdel il pomeriggio libero, del resto Mario era l'umo di fiducia della ditta ed un favore non gli si poteva certo negare.
    
    Quel giorno Mario decise anche di portare a casa sua a cena Abdel
    
    L'avvisò qualche ora prima, Tiziana rimase perplessa ma non poté contestare la richiesta del marito.
    
    Nella grande cucina, però, l’atmosfera era fredda: Abdel e Tiziana erano impacciati.
    
    Dopo un paio d’ore, con l’aiuto del cibo e di qualche sorso di ottima birra che Abdel si convinse ad assaggiare, il clima si fece più caldo.
    
    I due iniziarono a scambiarsi sguardi d'intesa ma nulla di più, Mario avrebbe desiderato trasgredire, tornare ai fasti di un tempo ma, non ci fu verso di far sciogliere la moglie quindi, desistette.
    
    Forse Abdel si sarebbe fatto avanti se solo Tiziana avesse dimostrato di apprezzare.
    
    Dopo quella volta s’incontrarono ancora, e poi arrivò improvviso l’invito al party del Consolato.
    
    Mario e Tiziana non potevano mancare a quella serata di gala, ne valeva la reputazione di Mario e poi, certi clienti vanno accontentati.
    
    Tiziana era una gran bella donna, e quella sera per l'occasione, sapendo che era in gioco la carriera del marito, indossava un abito attillato.
    
    Dallo spacco s’intravedevano le calze nere con la riga, in contrasto con le scarpe color crema.
    
    Mario fece di tutto per metterla a suo agio e la lasciò sola con Abdel nell’ampio giardino addobbato e illuminato.
    
    Quando sedettero su una panchina, ...
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