Conoscere il sesso (5 parte)
Data: 16/12/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: marzietta_, Fonte: Annunci69
I vecchi proverbi non si smentiscono mai, impara l’arte e mettila da parte. Nella nostra cittadina, diversi anni fa, fu aperta una scuola di musica, con annessa banda musicale, Anita la mia amica, per l’ennesima volta, chiese di scrivermi al corso.
Quel pomeriggio, lei e i miei genitori mi convinsero, parlavano anche di un viaggio in Franci anno successivo.
Appuntamento alla sedici con Anita, ci recammo a scuola, i soliti rituali, cosa ha suonato ad altre domande inerenti alla musica, l’unico strumento che avevo suonato era il flauto a scuola, quella scema d’Anita mi sussurrò in un momento ci trovavamo sole, con il flauto sei in gamba, specie quello di Marco, gli diedi una spinta e ridemmo, mi fu proposto di suonare il sax contralto, mi piaceva, avrei voluto suonare il clarinetto come Anita, ma l’insegnante mi spiegò le difficoltà che avrei incontrato, invece, con il sax, mi restavano facile apprendere, accettai, all’inizio fu abbastanza dura con quella palla del solfeggio, ma, dopo un mesetto, iniziai a suonare uno strumento della scuola, quella scema di Anita mi disse:
- Marzia, deve mettere bene il bocchino in bocca.
alludendo alle atre cose, iniziai a suonare e mi ci appassionai progredivo di settimana in settimana tanto che i miei mi regalarono uno strumento nuovo.
Era il mese di Luglio, il viaggio in Francia si avvicinava, preparammo i bagagli e quando ci fu comunicato che in Francia andavamo a dormire nelle famiglie, quasi tutti restammo delusi, già ...
... m’immaginavo su un letto con Anita a giocare a prenderci ha cuscinate, invece nulla di tutto ciò eravamo ospiti nelle famiglie, partenza alla ventidue, destinazione L………
Ad accoglierci vi erano molte persone, tanti ragazzi, Anita mi disse.
- Questi tre giorni, ci sarà da divertirsi,
- Sei la solita, risposi, non pensi ad altro, e lei.
- Perché tu, vuoi dirmi che non te lo faresti uno come quello, indicandomi un signore sui quaranta anni alto robusto leggermente mulatto.
- Altro che risposi,
Ci accomodammo in una palestra e da li iniziarono a dare le nostre destinazioni.
Quando fu fatto il mio nome e, vidi che la famiglia che mi ospitava era proprio quel signore che, pocanzi Anita mi aveva fatto notare, rimasi a bocca aperta, quella scema di Anita venne vicino e mi disse.
- sei sempre la solita fortunata, guarda, chi mi ospita, indicandomi una signora sui sessanta anni.
Solite raccomandazioni dai nostri accompagnatori, ci presentammo, un po’ di francese, lo parlavo, lo avevo studiato a scuola, lui d’italiano nemmeno una parola, ripose i bagagli dentro l’auto, un bel fuoristrada e ci avviammo verso la sua casa, arrivati non potei fare almeno di notare una bella villa a pian terreno, quando vidi che vi era.
anche la piscina rimasi immobile a fissarla, cavolo questi hanno tanti soldi, (invece poi ho scoperto che la piscina l’hanno quasi tutti).
Venne incontro una signora ben vestita pettinata perfettamente, mi presentai, con gran piacere mi salutò in ...