Conoscere il sesso (5 parte)
Data: 16/12/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: marzietta_
... italiano, poi mi spiegò che per diversi anni aveva lavorato in un’agenzia di trasporti internazionali, ora si era licenziata, mi fece accomodare mostrandomi la mia camera, mi disse.
- Se vuoi farti una doccia, il bagno e lì,
Notai un piccolo particolare, non vi era né il bidè e nemmeno il water, comprese la mia perplessità indicandomi, fuori nel corridoio si trovava un piccolo bagnetto con solo il water, dissi ok, appena uscita la signora mi buttai sul letto, grandissimo, matrimoniale il materasso come lo amo io bello duro, mi spogliai e andai a rinfrescarmi, bella doccia, con l’idromassaggio, mi rilassai sotto quel getto di acqua, indossai un reggiseno con coppe, un perizoma, un pantaloncino corto e una canotta e mi presentai in cucina, loro erano lì a preparare la cena, l’odore della cipolla sfritta avvolgeva tutta la casa, notai che alla mia apparizione sulla porta lui sgranò gli occhi, mi fecero accomodare dicendomi delle frasi in francese che non capii, sua moglie le tradusse dicendomi JAN ti fa complimenti, hai un bel fisico, diventai rossa, in quel momento mi vennero mille idee ripensando ad Anita, quando mi disse che se lo sarebbe spappolato per bene pensai questo mi farebbe sicuramente la festa, non ci volli pensare ed ebbe inizio la cena.
Tutto diverso dai nostri pranzi, s’iniziò con l’insalata, un po’ di carne con salse e verdura, tutto qua il pranzo, il dolce e il caffè lo prendemmo sul bordo della piscina, la signora mi disse se vuoi, puoi fare il ...
... bagno risposi domani mattini lo farò.
Si era fatto tardi, mi veniva sonno, quindi mi congedai, andando a dormire, nemmeno il tempo di spogliarmi mi addormentai, verso le due mi venne da fare pipì.
Avevo addosso un pigiama con pantaloncino corto, non indossavo l'intimo, di notte non lo metto mai, tranne quei giorni particolari, aprii piano la porta e mi recai in bagno, entrata non trovai l’interruttore della luce, avevo troppo bisogno di svuotare la mia vescica che non stetti lì a cercarlo, chiusi la porta e notai che non vi era la chiave, (la mattina dopo ho scoperto che si poteva chiudere girando un pomello) la seduta e la fuoriuscita di pipì fu tutta una, era dalla mattina che non la facevo, successe una cosa, mentre stavo asciugandomi con della carta igienica si aprì la porta, io ero messa di lato, chinata leggermente in avanti, per asciugarmi bene la passerina, era JAN nudo come la mamma lo aveva fatto, in mano il suo cazzo moscio che si accingeva a fare pipì, si accorse solo mentre stava urinando della mia presenza, il mio sguardo si posò sul suo cazzo, moscio era di misure inverosimili, quello del prof, (se avete letto il mio precedente racconto) duro non raggiungeva la misura di questo moscio, lui accese la luce e vedendomi disse delle parole in francese capii che voleva scusarsi, quando vide che non toglievo lo sguardo dal suo cazzo mi fece cenno indicandomelo e, con la mano accennò a un ok, ridemmo e allungando una mano mi prese la mia e la posò sul cazzo, in un ...